La società di viale Roma chiedeva al Collegio di garanzia del Coni la vittoria a tavolino. Carpi-Forlì, bocciato anche l’ultimo ricorso

Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso del Forlì nel caso Cecotti, confermando la sconfitta in tutte le sedi. Il club ora deve decidere se continuare la battaglia legale o concentrarsi sulla prossima stagione.

5 giugno 2024
Carpi-Forlì, bocciato anche l’ultimo ricorso

Carpi-Forlì, bocciato anche l’ultimo ricorso

Il Collegio di Garanzia del Coni ha dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato dal Forlì per il ‘caso Cecotti’. Dopo aver ‘preso il palo’ sia in primo che in secondo grado, il Forlì incassa la bocciatura anche da parte dell’organo di giustizia sportiva di ultimo grado. Una decisione che manda in fumo le già flebilissime speranze biancorosse di un clamoroso ribaltone, sebbene ampiamente annunciata alla luce del mancato accoglimento delle istanze cautelari avanzate a suo tempo dal Forlì e finalizzate a congelare i playoff (poi invece regolarmente disputati e vinti dal Ravenna) in attesa della sentenza.

Il club di viale Roma chiedeva la vittoria a tavolino della partita persa 2-1 contro il Carpi per l’utilizzo da parte degli emiliani del giocatore Cecotti, che aveva scontato un turno di squalifica contro la Pistoiese poi estromessa dal campionato (i risultati sono stati annullati). Il Forlì chiedeva di considerare come se Cecotti avesse giocato nonostante una squalifica pendente: interpretazione che, però, non ha convinto i giudici.

Niente da fare nemmeno per i bizantini, spettatori interessati, che si erano costituti in giudizio a rimorchio dell’azione legale del Forlì. Se il Carpi avesse perso 3 punti, infatti, il Ravenna avrebbe chiuso il campionato in testa risultando promosso, pur a settimane dalla conclusione dell’ultima giornata. Nel mentre, esauriti i gradi della giustizia sportiva, il Forlì è al bivio: deporre le armi per concentrarsi – finalmente – sulla prossima stagione (tutta da programmare, con annessi e connessi) oppure proseguire una battaglia legale che mal si concilia con i ritmi tambureggianti del calcio moderno, battendo il sentiero della giustizia amministrativa (ovvero un ricorso al Tar del Lazio). L’obiettivo, a questo punto, potrebbe essere quello di ottenere un risarcimento danni.

Marco Lombardi

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