L’azzurro alle Olimpiadi. Fano fa il tifo per Luciano Darderi. Il tennista debutta oggi a Parigi

Italo-argentino, 22 anni, è nipote di nonni emigrati negli anni ’60. In città torna ogni estate e qui si allena.

28 luglio 2024
Fano fa il tifo per Luciano Darderi. Il tennista debutta oggi a Parigi

Darderi al Circolo Tennis di Fano, dove si allena col fratello Vito. Suo nonno gestiva un bar in piazza delle Erbe e il loro cognome è ancora ben noto in città

Debutterà oggi alle Olimpiadi di Parigi il tennista italo-argentino di origini fanesi Luciano Darderi, che se la dovrà vedere al primo turno contro lo statunitense Tommy Paul, n. 13 al mondo nelle classifica Atp. Darderi, 22 anni, attualmente al n. 33 nel ranking mondiale, è nato in Argentina a Villa Gesell ma si sente molto "fanese", sia perché fanesi erano i suoi nonni, che partirono negli anni Sessanta verso il Sudamerica, sia perché ha scelto proprio la città dei suoi avi per trascorrervi metà dell’anno. Come conferma Leonardo Prencipe, presidente del circolo tennis Fano: "Luciano, insieme al suo papà Gino che gli fa da coach, a suo fratello Vito che ha 16 anni e al suo staff argentino, fa base a Fano nel periodo estivo, all’incirca da aprile a ottobre, per partecipare ai più importanti tornei europei. Poi d’inverno tornano in Argentina".

Un’abitudine che si ripete da anni. "Diciamo che li abbiamo visti crescere – dice Prencipe, che è presidente del Ct Fano dal 2022, – e noi siamo orgogliosi di averli averli sostenuti e di essere i loro primi tifosi. Sia Luciano, sia Vito hanno un grande avvenire sportivo. Luciano, che ha vinto il suo primo torneo Atp quest’anno a Cordoba, è partito insieme al padre qualche giorno fa per Parigi da Fano, dopo aver incontrato il sindaco Luca Serfilippi e l’assessore allo sport Alberto Santorelli. Vito è rimasto invece qui con noi e con sua madre".

Darderi, per tutti i fanesi è un cognome conosciuto, perché i parenti hanno gestito per decenni il bar in piazza delle Erbe, frequentatissimo nei giorni di mercato, che ancora oggi ha conservato il nome. "E Luciano, ma anche lo stesso papà Gino, hanno un legame fortissimo con la nostra città – continua Prencipe –. Al circolo si sentono come a casa loro. E non mancano di ricambiare il nostro calore e la nostra vicinanza mettendosi a disposizioni per foto, autografi e perfino palleggi con i nostri piccoli allievi della scuola tennis".

s.c.

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