Parigi è sempre la terra di Paolini. Ora tocca a Vavassori e Cocciaretto. Berrettini vince anche a Kitzbuhel

Matteo fa doppietta dopo Gstaad e risale al numero 40, crescono i rimpianti per la mancata convocazione. Djokovic batte Ebden e protesta: "Le regole non hanno senso". Musetti cede in finale ad Umago.

di DORIANO RABOTTI -
28 luglio 2024
Ora tocca a Vavassori e Cocciaretto. Berrettini vince anche a Kitzbuhel

Matteo fa doppietta dopo Gstaad e risale al numero 40, crescono i rimpianti per la mancata convocazione. Djokovic batte Ebden e protesta: "Le regole non hanno senso". Musetti cede in finale ad Umago.

Sembra uno di quegli spot di fantasia, dove la palla vola sopra la rete dei confini, e invece è la situazione un po’ surreale del nostro tennis, costretto a dividersi tra tre campi in terra rossa dal peso specifico molto diverso.

A Roland Garros il tempo farà dimenticare il grande assente, Jannik Sinner, anche se vedendo Alcaraz, Djokovic e Medvedev passeggiare nel primo turno ovviamente crescono i rimpianti. Non nel tabellone femminile, dove Jasmine Paolini (nella foto) ha iniziato il suo percorso nel tabellone del fingolare battendo al primo turno 7-5, 6-3 la rumena Ana Bogdan: "Credo di aver giocato un buon match. Piano piano ho trovato il ritmo e mi sono adattata alle condizioni ed è andata sempre meglio". Anche se ha lamentato la differenza sul fondo del campo rispetto a quando, al Roland Garros, è arrivata in finale: "Il campo era un po’ scivoloso. Secondo me c’era più terra in generale, la sensazione appena arrivata era comunque quella di aver trovato dei campi leggermente diversi". Oggi Cocciaretto-Shnajder e Bronzetti-Vekic.

Chi si è lamentato pubblicamente delle regole è invece Nole Djokovic, che ha battuto in meno di un’ora l’australiano di riserva Ebden, 6-0, 6-1. Ebden è un doppista che ha giocato il singolare solo per il forfait di Murray arrivato oltre il tempo massimo. Non giocava un singolare da due anni. Djokovic ovviamente non ha avuto peli sulla lingua: "Non capisco davvero le regole, non sono proprio logiche per me. Non penso che sia una buona immagine per lo sport, a dire il vero. C’erano molti giocatori di singolare che avevano un sacco di tempo, che avrebbero potuto essere chiamati a venire", ha detto il serbo, che ora potrebbe affrontare Nadal al secondo turno (ma lo spagnolo deve batere Fucsovics e un problema alla coscia destra, intanto ieri ha superato il primo turno di doppio con Nadal).

Il discorso di Djokovic sulla possibilità di cambiare i giocatori in tabellone olimpico ci riguarda da vicino: le regole hanno costretto Volandri a inserire Vavassori (che debutta oggi contro Martinez, Dardei contro Paul) al posto di Sinner, che si è ritirato dopo il 19 luglio per la tonsillite.

Peccato perché in questo momento c’è un Berrettini in forma pazzesca: ieri ha vinto il torneo 250 di Kitzbühel bissando il successo di Gstaad, superando in finale il francese Hugo Gaston 7-5, 6-3. In due settimane Berrettini è risalito al numero 40 nel ranking mondiale, è il decimo titolo in carriera come Adriano Panatta. "Sono contento ma anche stanco, sono state due settimane pazzesche. Ho vinto due tornei di fila quindi posso anche smettere di allenarmi".

Chi proprio non può fermarsi invece è Lorenzo Musetti: ieri sera ha disputato la finale del torneo di Umago contro l’argentino Cerundolo, e tanto per gradire sono stati necessari tre set: è finita 6-2, 4-6, 6-7(5) con Cerundolo a festeggiare. Da oggi il toscano diventa la punta di diamante dei nostri sogni a cinque cerchi.

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