Perugia, sprofondo rossonero. Grifo: presente nero, Futuro incerto. Anche il Milan U23 passa al "Curi». Formisano contestato e in discussione
Squadra sotto 2-0 all’intervallo. Per l’allenatore sono ore decisive: il club riflette sulla panchina
Il Perugia cade ancora e scivola sempre più in basso. L’andazzo è desolante ma, volendo e potendo, la stagione potrebbe ancora essere salvata. A fare festa al Curi, stavolta, è il Milan Futuro, squadra arrivata a Perugia da ultima in classifica. Ma non si può gettare la spugna a fine ottobre. Al di là di quelle che saranno le intenzioni a medio lungo termine della proprietà Faroni, serve un intervento nell’immediato. Il bonus regalato alla nuova società è già quasi finito e il "Curi" rischia si svuotarsi ancora di più di fronte a prestazioni e risultati di questo tenore. Bene pensare alle infrastrutture, ma chi ha acquistato il Perugia ha acquistato una società di calcio e il calcio dovrebbe essere la priorirà. Che un club abbia spese enormi non è una scoperta, la piazza vuole un segnale, qualsiasi cosa che dimostri le buone intenzioni. La società, dopo il ko, si è riunita per decidere il futuro dell’allenatore Formisano. Sono ore decisive per la panchina, tutto potrebbe accadere nell’immediato, così come non si esclude la doppia possibilità nelle due gare ravvicinate con Torres e Legnago. Contro il Milan anche l’allenatore ha le sue responsabilità: la rosa, pur con le sue lacune, non è certo da bassifondi della classifica e dopo la buona prestazione di Ascoli, non era necessario privare il Grifo (contro una squadra ultima in classifica) di un giocatore offensivo in favore di un centrocampista. Così come azzardata la scelta di Viti che da troppe settimane non vedeva il campo.
Contro il Milan, il Perugia si scioglie presto, ma ancora peggio sotto di due gol all’intervallo fa poco per riemergere. Dopo un primo tentativo con Giraudo, il primo episodio che incanala la gara. Al 17’ Zeroli affonda, Viti lo stende maldestramente al limite, su punizione arriva il vantaggio dei rossoneri con Alesi e la deviazione sfortunata di Mezzoni. Un disastro. Perché il Perugia non produce, la squadra rossonera raccoglie i regali. Dalla bandierina, Bartesaghi tira, Gemello respinge, Zeroli, solo soletto, in mezza rovesciata insacca indisturbato (27’). La reazione arriva con Seghetti 35’ ma respinge Raveyre. Al 39’ arrivano due cambi: dentro Lisi per Torrasi e Sylla per Viti. E anche le conclusioni di Mezzoni e ancora Seghetti. Nella ripresa si segnalano un tiro di Di Maggio, una parata di Gemello su Omoregbe (27’) e a tempo scaduto un tentativo di Polizzi. Al triplice fischio la Curva se la prende con l’allenatore, invitato ad andarsene.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su