Rosse in tilt: dalle stelle al disastro. Doppio ritiro, e torna il solito Max

Dopo l’impresa di Monaco, le monoposto del Cavallino in difficoltà sulla pista intitolata a Villeneuve

di LEO TURRINI -
10 giugno 2024
Rosse in tilt: dalle stelle al disastro. Doppio ritiro, e torna il solito Max

Rosse in tilt: dalle stelle al disastro. Doppio ritiro, e torna il solito Max

Incubo in salsa Rossa. Et voila’, il disastro è servito. In due settimane, dalle stelle alle stalle. Dalla legittima euforia di Montecarlo alla depressione cosmica di Montreal.

Proprio sulla pista dedicata a Gilles Villeneuve, la Ferrari beve l’amaro calice di un doppio ritiro. Il motore lascia a piedi un Leclerc mai competitivo. Sainz getta la spugna dopo un testacoda con tanto di contatto con la Williams di Albon.

Mai da quando è al timone della Ferrari (gennaio 2023) Fred Vasseur aveva conosciuto un Gran Premio così brutto. Sotto la sua gestione, è il primo doppio zero.

Carletto. Già sconfortato dopo le deprimenti qualifiche del sabato, ieri Leclerc nemmeno ha tentato di mascherare la delusione. Anzi, nelle sue parole si coglie il senso di un allarme inatteso. Ecco qua: "Quando si hanno noie al motore è sempre un brutto segnale. Qui in Canada non so quale sia stato il vero problema, è stata una gara difficile da gestire, dovevo fare mille cose sullo sterzo. Finchè le condizioni meteo sono state difficili, nella prima parte della gara, avevo lo stesso passo dei primi poi, con pista asciutta, si prendono meno rischi ma se perdi 1 secondo e mezzo la gara è finita", ha commentato il monegasco della Ferrari.

Vasseur. Delusione stampata anche sul volto di Fred Vasseur. Questa l’analisi del capo del reparto corse: "Parliamo innanzitutto di Leclerc. Abbiamo avuto un problema al controllo del motore. Perdevamo otto decimi a giro per 10-15 giri. A un certo punto speravamo in una bandiera rossa per fare un reset e ripartire, ma non è arrivata. Alla fine abbiamo provato qualcosa, ma abbiamo perso un giro. A quel punto la gara era finita. Il problema era tecnico, dobbiamo ancora comprenderlo appieno e non sono sicuro che il guaio del motore derivi dalla PU, forse è più una questione di controlli".

Quanto a Sainz, il manager francese ha spiegato che "Carlos ha danneggiato il fondo con un contatto ed è stato costretto a rimanere bloccato nel gruppo, perdendo 6-8 decimi in punti cruciali a causa dei danni aerodinamici".

Schietta l’ammissione finale: "Le condizioni non ci hanno danneggiato. Ci siamo danneggiati da soli. La gara è stata molto caotica, e il grip non era il problema principale. Sabato ci mancava il passo, e in corsa è stato un problema di affidabilità".

Meglio voltare pagina in fretta…

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