Nibali l’ultimo italiano a trionfare nella Grande Boucle, e anche in una tappa della corsa nel 2019: "Mai vista una frazione iniziale così, chi non è già al top subirà». "La vittoria nel 2014 il mio apice, ma sognavo il Giro»

Il ciclismo italiano celebra le ricorrenze di Gino Bartali, Bottecchia e Vincenzo Nibali. Il campione siculo riflette sul suo trionfo al Tour de France del 2014 e sulle sfide attuali della Grande Boucle. Pogacar è il favorito, ma Vingegaard rimane un'incognita.

29 giugno 2024
"La vittoria nel 2014  il mio apice, ma sognavo il Giro"

"La vittoria nel 2014 il mio apice, ma sognavo il Giro"

Ricorrenze da Tour: i 110 anni della nascita di Gino Bartali, il centenario del primo successo italiano con Bottecchia. E i dieci anni dell’ultima nostra vittoria, firmata Vincenzo Nibali. "Come festeggio? Faccio un giro al Tour: è più che sufficiente", racconta il siculo, che resta anche l’ultimo dei nostri ad aver conquistato un successo di giornata 85 tappe fa.

Vincenzo, correva l’anno 2014…

"E’ stato il punto più alto della mia carriera. Vittoria non prevista, ma non sorprendente: sapevo di poter fare il colpo".

E dire che lei ha sempre amato più il Giro…

"Confermo. Il Tour è importantissimo, ma io ho sempre preferito la nostra corsa: l’ho amata a dismisura, fin da ragazzino. Sognavo di vincere il Giro, mica il Tour".

Il Tour parte per la prima volta dall’Italia: 10 anni fa lo avrebbe immaginato?

"Sinceramente no. Ma non c’è niente di strano: abbiamo storia e tradizione, è giusto che la più grande corsa del mondo omaggi il nostro Paese. E chi l’ha vinta".

Le piace questo Tour?

"Tanto. Sulla carta è molto tosto, come partecipazione è pazzesco".

Si parte con la Firenze-Rimini, 3.600 metri di dislivello.

"Mai visto un Tour iniziare con una frazione così dura".

Poi da Cesenatico, casa Pantani, a Bologna.

"Altra frazione frizzante col San Luca. Quest’anno la Grande Boucle non darà tempo a chi non arriva già al top".

Chi vince questo Tour?

"Il favorito è Pogacar. Al Giro non mi ha sorpreso per come ha vinto, ma per i distacchi che ha inflitto. Al Tour sarà diverso: ci sono il caldo e avversari più tosti".

Uno è Vingegaard, che ha vinto le ultime due edizioni.

"Sì, ma non lo vediamo dal 4 aprile: è un’incognita".

Riuscirà Pogacar a fare l’accoppiata Giro-Tour che manca da Pantani 1998?

"Non solo la centrerà, ma potrebbe tentarla per diversi anni".

a.cos.

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