Wierer e le Olimpiadi 2026: “Mi impegnerò al massimo. Tv? Esco dalla comfort zone"

Wierer apre il suo biennio olimpico dopo due mesi di stop, prima come inviata Discovery a Parigi poi di nuovo in pista per chiudere la carriera a Milano-Cortina 2026

di MANUEL MINGUZZI -
16 luglio 2024
Dorothea Wierer

Dorothea Wierer

Bologna, 16 luglio 2024 – Dorothea Wierer non è più solo una atleta. La campionessa mondiale di biathlon, nonché prima di sempre a vincere la Coppa del mondo per l’Italia, viaggia su un doppio binario. Alle Olimpiadi di Parigi sarà inviata per Eurosport, diventerà dunque volto televisivo per quella che potrebbe essere una seconda carriera una volta conclusa l’attività agonistica. Il secondo binario porta invece a Milano-Cortina 2026, dove Dorothea saluterà il mondo del biathlon con le sue ultime gare. Sperando ovviamente di vincere una medaglia.  

Wierer verso Milano-Cortina: “Cercherò di dare il massimo. Sarà speciale”

Dorothea Wierer ha deciso di chiudere in anticipo la stagione del biathlon 2023/2024 per staccare la spina e ricaricarsi. Sono stati circa due mesi di stop e solo da qualche settimana Doro ha ripreso ad allenarsi in vista della prossima stagione. Uno stacco che le serviva dopo dieci anni ininterrotti di duri allenamenti. Ma dentro all’estate di Wierer c’è anche la tv, ci sono le Olimpiadi Estive non da atleta in gara bensì da inviata televisiva per Eurosport. Potrebbe essere quella la sua vita oltre la carriera agonistica e Dorothea si tarerà per capire se potrà essere cosa fattibile. Due settimane di allenamenti uniti al nuovo lavoro televisivo, quindi agenda piena: “A Parigi uscirò dalla mia comfort zone per capire se può essere il mio futuro – le sue parole a Fisi Tv – E’ una nuova sfida, mi piace e sono pronta a imparare tanto. Spero che gli azzurri possano vincere tante medaglie e festeggiare con loro. Sarà dura, perché dovrò anche allenarmi ma sono pronta”. Wierer, però, non attaccherà subito gli sci al chiodo perché ha deciso di continuare fino a Milano-Cortina 2026, alle Olimpiadi casalinghe, sulle sue nevi dove tutto è iniziato da bambina. Il biennio è partito: “Sono stata ferma due mesi, avevo bisogno di uno stop a livello mentale e fisico dopo dieci anni duri – ancora Doro – Ne sentivo il bisogno ma ora sono pronta a tornare e la speranza, come sempre, è di non ammalarmi in autunno. E’ sempre stato il mio handicap”. Wierer è pronta a dare il massimo, perché le prestazioni nascono dagli allenamenti e le prossime settimane saranno impegnative: “Cercherò di dare il massimo e poi vedremo come andrà”, la promessa di Wierer. Sarà l’Olimpiade della chiusura e della consapevolezza quella del 2026: “Lo scopo è arrivarci consapevole di quello che ho fatto in carriera, senza troppa pressione e salutare il mondo del biathlon davanti al pubblico di casa”, ancora Doro. Per lei sarà come chiudere un cerchio. Su quelle nevi ha iniziato a praticare il biathlon e su quelle stesse nevi lo saluterà: “Ho deciso di continuare e finire la carriera dove tutto è iniziato. Pochi atleti possono avere il privilegio di disputare le Olimpiadi nei luoghi in cui sono cresciuti. Sarà speciale chiudere dove ho messo gli sci per la prima volta”.

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