Domani a Bologna l’incontro con i verdeoro, il capitano: "Apriamo un nuovo ciclo». Volandri: "La Davis è un altro sport. Occhio al Brasile, Fonseca stupirà»

La Nazionale italiana di tennis si prepara alla Coppa Davis con un nuovo corso e una squadra motivata. Berrettini e i giovani talenti pronti a sfidare Brasile e Olanda. Grandi aspettative per il ritorno in campo e la leadership del team.

10 settembre 2024
Volandri: "La Davis è un altro sport. Occhio al Brasile, Fonseca stupirà"

La Nazionale italiana di tennis si prepara alla Coppa Davis con un nuovo corso e una squadra motivata. Berrettini e i giovani talenti pronti a sfidare Brasile e Olanda. Grandi aspettative per il ritorno in campo e la leadership del team.

C’è "un altro sport" chiamato "Coppa Davis" dove "ranking e precedenti non contano". Come in un deja vu ricomincia dall’Unipol Arena di Bologna la corsa azzurra verso l’Insalatiera, un trofeo conquistato, esaltato e ’coccolato’ che capitan Volandri invita a "lasciare nello scorso anno", perché siamo all’inizio di "un nuovo corso" mentre alle sue spalle si allenano gli atleti in maglia ’orange’. Non si scopre sulla formazione Filippo con l’attesissima star Berrettini che ieri mattina compariva pure sulla prima pagina della Settimana Enigmistica, incorniciato dai cruciverba. E Sinner? "Ci siamo sentiti, dovrebbe essere in tribuna, ma tutto è ancora da programmare"

Nuovo corso e nuova squadra, "si riparte con obiettivi nuovi e grandi giocatori – dice Volandri –, ciascuno interpreterà il proprio ruolo venendo in soccorso degli altri quando servirà", come è stato per dare tregua al tour de force di Sinner e Musetti (non convocati). Punto interrogativo sugli avversari, perché se l’allenatore azzurro cataloga l’Olanda (test di domenica) come formazione "solida, conosciuta e ragionata", il primo incontro – in programma domani –, sarà contro il Brasile. "Giovanissimi i convocati", e Volandri su tutti fa un nome, "Joao Fonseca", destinato a essere "uno dei migliori atleti del ranking mondiale". Quello coi verdeoro, come per il Belgio è un incontro da vincere assolutamente.

Grande attesa per Matteo berrettini. L’azzurro nel 2023 fu spettatore-tifoso in panchina, quest’anno si candida a protagonista. Un’esperienza che ’The Hammer’ cataloga come "l’inizio di un percorso fatto assieme al capitano, perché in fondo tutti i giocatori fanno parte della squadra – prosegue il finalista di Wimbledon 2021 –. Mi è servito da stimolo per tornare a essere competitivo. Sono fortunato a trovarmi qui con i tanti giocatori bravi che ci sono in Italia".

Da un potenziale leader all’esordiente Flavio Cobolli, preso un po’ in mezzo come si fa col nuovo arrivato. Viene costretto a parlare inglese e a fare discorsi davanti a tutti, ma lui è centrato: "E’ un’occasione unica che sognavo da tanti anni guardando loro (i compagni, ndr) in televisione. Questa competizione mi appartiene, ho lavorato tanto e darò tutto per questa maglia".

Andrea Vavassori porta una ventata di Slam dopo il titolo nel doppio misto con Sara Errani: "Sono molto emozionato, l’anno scorso non ero al meglio a causa di un infortunio, ora mi sento carico e in fiducia". Come lui lo è anche Simone Bolelli, il vero punto fermo della Nazionale da tanti anni: "Abbiamo sfiorato il Major quest’anno un paio di volte – dice il bolognese –, torniamo da campioni in carica con una rosa pazzesca, sono anche convinto che i tifosi ci sosterranno e saranno loro a fare la differenza".

C’è poi un ragazzo, che l’anno scorso esordì da ’rookie’ quest’anno non vede "l’ora di giocare". Si chiama Matteo Arnaldi e Bologna gli solletica dolci ricordi: "Qui giocai la mia prima partita in azzurro. Sono in forma e non vedo l’ora di scendere in campo".

Gabriele Tassi

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