Roland Garros, l’Italia cala il poker. Sinner, Paolini e i super doppi: quattro semifinali a tinte azzurre. Jasmine prima volta in top ten

Quattro italiani raggiungono le semifinali al Roland Garros: Sinner e Paolini in singolare, Bolelli-Vavassori ed Errani in doppio. Storia nel tennis italiano con Paolini e Sinner primi a raggiungere il penultimo atto di un torneo major. Successi storici anche nel doppio.

di GABRIELE TASSI -
6 giugno 2024
Sinner, Paolini e i super doppi: quattro semifinali a tinte azzurre. Jasmine prima volta in top ten

Sinner, Paolini e i super doppi: quattro semifinali a tinte azzurre. Jasmine prima volta in top ten

La torre di Pisa svetta su Parigi, gli Uffizi prendono il posto del Louvre, mentre Versailles assomiglia sempre di più alla Reggia di Caserta. In un Roland Garros a tinte più azzurre che mai ora vale tutto. Quattro semifinali all’italiana: Sinner e Paolini nei tabelloni di singolare, Bolelli-Vavassori ed Errani e....ancora una volta lei, Jasmine in quelli di doppio. Ieri sulla terra rossa del Bois de Boulogne si sono allineati tutti i pianeti azzurri come mai era accaduto.

Ci sono i due Ja... che in comune ora, oltre alle prime due lettere del nome hanno una semifinale Slam. Jasmine Paolini e Jannik Sinner sono i primi due italiani di sempre a raggiungere il penultimo atto di un torneo major nei tabelloni, maschile e femminile. Solo nel 1960 due italiani si erano spinti così avanti assieme, ma si trattava di Pietrangeli e Sirola, entrambi uomini. Per il resto, Nicola, primatista italiano al Roland Garros vanta quelle del 1959, 1960, 1961 e 1964, poi due a testa per De Stefani (1932 e 1934) e Merlo (1955 e 1956) e, infine, una per De Morpurgo (1930). Scollinando l’era pre open ci sono le semifinali di Panatta (1973, 1975 e 1976, poi arrivato anche in finale), Barazzutti (1978), e Cecchinato nel 2018 quando riuscì clamorosamente a battere anche Djokovic.

Ma c’è di più: Jannik, un campione quasi prematuro al numero 1 e lei con quella grinta sbocciata dopo anni di lavoro durissimo da lunedì sarà in top 10. Tanto si somigliano nella cultura del lavoro, quanto nei valori: "I miei genitori? Mi seguono da casa – dice Paolini al termine della vittoria su Rybakina –, una chiamata è d’obbligo, hanno sempre creduto in me più di me stessa", non vi ricorda qualcuno? Sì, quella commovente dedica di Jannik a mamma e papà dopo la vittoria Slam in Australia.

Pure la toscana è nel momento migliore della sua carriera, contro la kazaka Rybakina dimostra di essere "una giocatrice intelligente, capace di accettare tutte le situazioni che la partita le presenta". Lo dice un mito come Alex Corretja, e mica si sbaglia, perché Jasmine, dopo una gara quasi in solitaria (avanti 6-2, 4-3 e 40-15), si fa rimontare dalla kazaka numero quattro del tabellone. L’avversaria ribalta il match, ma Paolini resta salda, mentre le due si scambiano break e controbreak. "Mi sono un po’ emozionata nel secondo set – spiega –, ma poi ho detto: E’ una grande campionessa, può succedere, colpisci bene ogni palla". E così Jasmine ha fatto, si è dimenticata di quanto successo nel secondo set e si è portata a casa un risultato storico. L’azzurra, dopo Errani, Schiavone e Trevisan è la quarta italiana a raggiungere la semifinale del major parigino. E’ la quinta azzurra nella storia a entrare in top ten, e oggi affronta alle 16,30 la baby-prodigio kazaka Mirra Andreeva. Mentre per Sinner, venerdì, c’è Carlos Alcaraz.

La ciliegina sulla torta ce la mette il doppio. Prima Bolelli e Vavassori, già finalisti agli Australian Open battono 1-6, 6-3, 6-4 Ram e Salisbury e si giocano oggi (alle 12) l’ultimo atto contro i guru Bopanna-Ebden, dirette tv su Eurosport. L’apice nella serata di ieri: Errani e Paolini eliminano Navarro e Shnaider con un doppio 6-3 (affronteranno Marta Kostyuk e Elena-Gabriela Ruse), completando un poker azzurro che è già storia.

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