Ciclismo: Dagnoni, 'su sicurezza si puo' fare ancora meglio'
"Nostre proposte non ancora recepite, ma dialogo è aperto"
Prosegue la serie di incidenti che coinvolge ciclisti a Milano. Il terzo nel giro di pochi giorni ha riacceso il dibattito sull'estrema drammaticità della sicurezza stradale. "In un dialogo che è sempre rimasto aperto con le istituzioni, da tempo abbiamo avanzato le nostre proposte frutto del lavoro e dell'esperienza di atleti, tecnici e di tutti i soggetti coinvolti nella pratica ciclistica - dice il il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni -, ma il codice della strada varato recentemente ha recepito poco i nostri suggerimenti. Le istituzioni si sono dimostrate sensibili sul tema, ma per motivi a noi sconosciuti la situazione non ha fatto grandi passi in avanti". "Gli incidenti che continuano a verificarsi hanno conseguenze anche sullo sviluppo del movimento ciclistico italiano - ha aggiunto Dagnoni -. Il rischio di tragedie o infortuni diminuisce la pratica a livello giovanile, cosa che non capita, per esempio, in pista o in mtb, luoghi di fatto più sicuri e per questo preferiti dai genitori che avviano i propri figli a questo sport. Bisogna, per questo, lavorare anche sull'aspetto legato alla mancanza di impianti". Un invito alle istituzioni a portare avanti il discorso di sensibilizzazione: su strada, su pista e fuoristrada. La dimostrazione della voglia di ciclismo si è avuta anche nelle manifestazioni giovanili appena concluse: il Trofeo delle Regioni su pista al Velodromo Bottecchia di Pordenone e i Campionati Italiani Giovanili MTB Team Relay al Ciocco, in Toscana. "Ho visto uno spirito goliardico, ludico, è ciò che la Federazione cerca di sostenere. Da Esordienti o da Allievi bisogna pensare al ciclismo come divertimento, atleti veri si diventa in età più avanzata. I Comitati Regionali e i loro tecnici hanno colto immediatamente l'intento federale e stanno lavorando in maniera eccellente, ma bisogno migliorare la sicurezza stradale affinché ci si possa allenare con i giovani allo stesso modo in pista che su strada".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su