Lotito 'Immobile un figlio, De Rossi? Legame vero con la Roma'
N.1 Lazio: "Inzaghi bravo a carte, ma soprattutto fortunato"
"Ho ingaggiato Ciro dopo un'esperienza all'estero che non si era rivelata particolarmente brillante. L'ho trattato come un figlio, ma il merito dei suoi successi è interamente suo. Klose è un grande campione che mi è rimasto scolpito nella memoria". Sono queste le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, in un'intervista a DAZN, in merito a due calciatori come Ciro Immobile e Miroslav Klose che hanno segnato la storia recente della società biancoceleste. Poi Lotito sottolinea come il ruolo di presidente "non si limita solo al profitto o all'interesse", ma comporta "il dovere di preservare, mantenere e tramandare i valori. Significa rappresentare una comunità di persone e i loro sentimenti". Rimanendo in tema di allenatori Lotito ricorda anche di aver giocato a carte con Inzaghi e Bielsa: "Per me è un modo per svagarmi. Nel mondo del calcio, quasi tutti sono bravi a giocare, e Inzaghi non fa eccezione: lui giocava bene, ma era soprattutto molto fortunato. Come diceva Napoleone, meglio un generale fortunato che bravo. Con Bielsa, invece, ho provato a fare una partita, ma mi sono subito reso conto che il suo stile non si adattava al mio". Infine un pensiero anche su Daniele De Rossi, "legato alla storia della Roma, proprio come Totti, e viveva il suo rapporto con la squadra del cuore in modo viscerale. C'era un'identità, una simbiosi continua tra lui e il club. Non conosco i dettagli dei suoi rapporti con la proprietà o lo spogliatoio, quindi, non posso esprimere giudizi su questo. Posso solo dire che era una persona profondamente legata ai colori della squadra che allenava", conclude.
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