Sinner e nazionale Davis con gemelle ambasciatrici inclusione
L'Italtennis 'sposa' la missione di Caterina e Francesca
Anche la Nazionale azzurra di tennis sposa la missione di Caterina e Francesca Santin. E lo slogan "Insieme si vince", scelto dalle due gemelle di Salizzole (Verona) come bandiera dell'associazione la Bottega dei Talenti, fondata due anni fa per tradurre in realtà il concetto di inclusione e insegnare il valore della diversità, si è rivelato più che mai azzeccato. I campioni capitanati da Filippo Volandri, che hanno chiuso ieri la settimana nella fase a gironi di Coppa Davis e torneranno a novembre a Malaga per confermarsi campioni del mondo, hanno incontrato a Bologna le due gemelle 22enni, a conferma della volontà della Federazione italiana Tennis e Padel di allargare a tutti i circoli tennis d'Italia il loro progetto "Lo sport include", tenuto a battesimo dalla famiglia Santin lo scorso novembre al Tennis Club di Nogara. "Caterina e Francesca ci hanno chiesto di poter divulgare la bellezza di questo sport", racconta il papà, Sergio Santin, che con mamma Stefania è diventato la loro voce, traducendo quello che le due ragazze, affette da una grave patologia che le costringe in carrozzina, riescono ad esprimere solo attraverso il movimento degli occhi. "La Federazione - ha aggiunto - ha sposato questa loro proposta e ci ha concesso di avere un contatto diretto con gli Azzurri: loro sono campioni in campo, Caterina e Francesca, a modo loro, lo sono fuori dal campo. Nonostante la vita, quando sono nate, abbia alzato molto l'asticella, non si sono arrese e hanno deciso di continuare a giocare con le carte che il destino ha riservato loro. Dimostrando con l'esempio che chiunque ce la può fare. Si può vincere, a volte si può perdere, ma l'importante è non mollare mai. Un messaggio potente e un esempio di resilienza, quello delle due gemelle, che ha toccato profondamente Volandri, Berrettini e compagni, compreso il numero 1 al mondo, Jannik Sinner che, fresco dell'alloro ai recenti Us Open, ha raggiunto a Bologna gli altri azzurri e con loro ha stretto la mano alle due "maestre di inclusione" veronesi. Grazie a questo sodalizio, a breve molte persone - normodotate o diversamente abili - potranno prendere in mano la racchetta nel circolo tennis più vicino a casa e tuffarsi nei giochi e nei percorsi guidati studiati dalla Bottega dei talenti per dimostrare come siamo tutti uniti nello sport e come sia possibile, a prescindere dalle diverse abilità, incentivare lo spirito di squadra e creare complicità e divertimento. "Come Federazione italiana Tennis e Padel vogliamo ricomprendere tutti - ha detto il consigliere nazionale Isidoro Alvisi -. Questo è un momento molto importante per il tennis italiano e per i suoi successi a livello mondiale. Riteniamo che questa forza derivi anche dall'inclusione: nessuno che rimane indietro, tutti allineati per un successo planetario. E La Bottega dei Talenti, con il suo messaggio positivo veicolato da persone che hanno una tenacia fuori dal comune - proprio come anche un grande sportivo deve avere - è una goccia di speranza in un oceano di solidarietà".
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