Anche Trieste può tornare sulla terra. Brutte serate al tiro e ko choc: è già successo

Ben 14 sconfitte in questa stagione, spesso perfino in casa e con rivali nettamente più deboli: il ‘lato oscuro’ dei rivali

di STEFANO BENZONI -
24 maggio 2024
Anche Trieste può tornare sulla terra. Brutte serate al tiro e ko choc: è già successo

Anche Trieste può tornare sulla terra. Brutte serate al tiro e ko choc: è già successo

L’Unieuro ieri pomeriggio è salita sul pullman che la porta a Trieste per provare ad allungare la serie e a non chiudere qui la sua comunque memorabile e positiva stagione. Dopo aver assistito ai primi due episodi, è sotto gli occhi di tutti che Forlì debba inevitabilmente alzare il livello del suo gioco, tanto in difesa quanto in attacco per cercare di sorprendere la squadra di coach Jamion Christian. Per tornare in campo anche domenica per gara4, servirebbe anche un ‘aiuto’ da parte degli avversari che in gara1 e in gara2 sono apparsi a tratti inarrestabili, specie nel tiro da tre: basti dire che Filloy e compagni nei playoff hanno 5 vittorie e nessuna sconfitta pur con quattro partite disputate in trasferta. Eppure non hanno sempre giocato così... Può Forlì ritrovarseli contro un po’ più umani?

Alcuni esempi. Nella serie vinta 3-0 contro una Torino che aveva il vantaggio del fattore campo ma che era piuttosto in crisi reduce da quattro sconfitte di fila, i giuliani hanno chiuso gara1 con il 33% dall’arco, gara2 con un ottimo 42% e gara3 in casa con un normale 25%. La stagione altalenante della squadra triestina dimostra che l’avversaria dell’Unieuro non è necessariamente imbattibile o quasi come invece è sembrata al Palafiera. Delle sei gare perse nella fase a Orologio, per esempio due sono arrivate prioprio all’Allianz Dome che ospita l’Unieuro stasera: il 10 febbraio 85-88 contro la Luiss Roma e il 14 aprile 84-86 contro l’Urania Milano. Contro i romani (che sono ora a forte rischio retrocessione) i giuliani hanno tirato 9/29 da tre che equivale al 31% (Brooks 1/5 e Ruzzier 0/3), mentre contro i milanesi hanno fatto peggio chiudendo con 8/28 per il 29% (Reyes 2/6 e Ruzzier 2/5).

Va detto che Trieste ha dovuto rinunciare fra la metà del girone di ritorno e la seconda metà dell’Orologio per dieci partite al suo cannoniere e rimbalzista Justin Reyes che si lesionò il menisco il 12 gennaio nella sconfitta nel derby a Udine, però anche dopo il suo rientro non è che le cose per la squadra siano andate subito d’incanto. Trieste ha chiuso l’Orologio con quattro vittorie e sei sconfitte – bilancio totale di 18-14 – e fra le battute d’arresto più inaspettate va anche segnalata quella a Latina del 3 marzo: 70-67 dove i giuliani tirarono 8/37 da tre (21%) con Brooks che chiuse con 0/9 e Filloy con 3/13. Della serie: ogni tanto delle pessime giornate di tiro capitano anche all’armata triestina. Le squadre che hanno battuto Trieste nella fase a orologio sono state tutte sconfitte da Forlì. E anche l’Unieuro di oggi, pur senza Allen, potrebbe essergli superiore.

Sembra preistoria ricordare che il 21 aprile (proprio il giorno dell’infortunio di Kadeem), dopo tutte quelle sconfitte, i giuliani sembravano destinati a chiudere addirittura sesti nel girone Rosso: in quel caso sarebbero finiti nel tabellone Argento... Evitarono quel piazzamento con il loro primo squillo di tromba, ancora in trasferta: a Rieti, uno dei campi più caldi e difficili insieme al Palafiera.

Anche se le ultime vittorie hanno certamente acceso l’entusiasmo di una Trieste che è una piazza di grande tradizione e costruita per tornare in A1 dove ha militato per diverse stagioni consecutive, non resta che sperare di rivedere negli alabardati qualcosa dei problemi antichi (e nemmeno troppo...). Magari troppa sicurezza, la sottovalutazione di un’avversaria ritenuta più debole, o semplicemente una serata storta, potrebbero bloccare Trieste, quantomeno per una gara. Ammesso e non concesso che i rivali non siano quelli inarrestabili di gara1 e 2, resta comunque imprescindibile che l’Unieuro alzi la qualità e l’efficacia del suo gioco, provando a restare in partita fino alla fine.

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