Atlete transgender, negli Usa vogliono proibire lo sport a scuola

Dal Wisconsin alla California, i rappresentanti Repubblicani hanno presentato proposte per impedire la competizione sportiva agli atleti trans nelle scuole, pena ritiro dei fondi agli istituti. Proteste da 200 associazioni per i diritti civili

di DORIANO RABOTTI
14 gennaio 2025
Il senatore del Wisconsin Ron Johnson

Il senatore del Wisconsin Ron Johnson

Il tema degli atleti transgender è uno dei più dibattuti negli ultimi anni, a livello mondiale. In Italia una delle paladine del movimento è Valentina Petrillo, prima atleta trans a partecipare alle Paralimpiadi. Dopo l’elezione di Donald Trump, negli Stati Uniti è in arrivo un provvedimento destinato a moltiplicare le polemiche, perché l’intenzione è quella di vietare alle donne transgender di prendere parte alle competizioni scolastiche. La Camera dei Rappresentanti ha votato, con la maggioranza repubblicana e il sostegno di Trump, un disegno di legge firmato dal senatore Ron Johnson che vieterebbe agli studenti transgender di competere in squadre sportive "che non corrispondono al loro genere alla nascita".

Un anno fa i democratici avevano bloccato la stessa proposta, ma le elezioni hanno cambiato i rapporti di forza e i repubblicani sono già tornati alla arica. Oltre a Ron Johnson, il documento è firmato da altri 27 senatori. Nello specifico, la 'Legge sulla protezione delle donne e delle ragazze nello sport', come viene chiamata, andrebbe a modificare il Titolo IX, la legge federale che “vieta la discriminazione basata sul sesso nelle scuole e nei college K-12", ovvero il percorso che inizia con le elementari e termina con il diploma, "che ricevono fondi federali".

Lo strumento è molto concreto: se le scuole non rispettassero la regola, i fondi federali sarebbero ritirati. Contro questo provvedimento si sono mobilitati 200 gruppi nazionali riuniti dal nome “Leadership Conference on Civil and Human Rights”, gruppi che hanno scritto ai membri del congresso: "Lo sport scolastico è molto spesso al centro delle comunità in tutto il paese e negare ai giovani transgender, non binari e intersessuali l'opportunità di partecipare serve solo a negare loro l'opportunità di farne parte".

La radio WPR, Wisconsin Public Radio, ha intervistato Abigail Swetz, direttore esecutivo del gruppo di difesa LGBTQ+ Fair Wisconsin: "I politici usano una percentuale molto piccola della popolazione in un gioco davvero grossolano. L'idea di usare il desiderio di appartenenza di qualcuno come motivo per costringerlo a non farlo, sia davvero pericoloso". Anche in California c’è una proposta in questa direzione, da parte di Kate Sanchez, membro dell'assemblea dello Stato, che vuole vietare lo sport alle atlete trans: "Le giovani donne che hanno trascorso anni ad allenarsi e a sacrificarsi per competere ai massimi livelli _ scrive la Sanchez _ sono ora costrette a competere contro individui con innegabili vantaggi biologici. Non è solo ingiusto, è scoraggiante e pericoloso". Il deputato repubblicano Greg Steube vuole 'salvare' le donne reintroducendo la legge sulla protezione delle donne e delle ragazze nello sport sottolineando che "gli uomini non hanno posto negli sport femminili". Secondo il Center for Disease Control and Prevention, organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Usa, circa il 3% degli studenti delle scuole superiori statunitensi si considera transgender.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su