Atletica, Duplantis porta l’asta oltre Bubka: ma il resto dei record sono fermi da decenni

Dalla corsa al salto in alto, Solo Bolt e Isinbaeva hanno saputo imitare l’atleta svedese

di GIACOMO GUIZZARDI -
18 settembre 2023
Armand Duplantis, fresco di nuovo record del mondo nel salto con l'asta

Armand Duplantis, fresco di nuovo record del mondo nel salto con l'asta

Roma, 18 settembre 2023 – Armand Duplantis ci è riuscito: ad Eugene (Stati Uniti), impegnato nella Diamond League, l'atleta svedese ha stabilito il nuovo record del mondo nel salto con l'asta, fissando il limite - che è più che probabile che possa essere da lui stesso ritoccato, conoscendo il classe 1999 nativo di Lafayette - a 6,23m, lasciando poco più che le briciole agli avversari.

Scorrendo la lista dei record mondiali nel campo dell'atletica, tanto nell'universo maschile quanto in quello femminile, è facile rendersi conto di come il record stabilito da Duplantis sia pressochè uno degli unici ad essere cambiato. Il mondo del salto in alto non si è infatti fermato a Sergej Bubka, che stabilì il record nel 1994, saltando 6,14 metri: il resto del panorama dell'atletica, invece, parrebbe avere rallentato - e in alcuni casi frenato bruscamente fino a fermarsi - la sua corsa.

Concentrandosi sui record maschili, quello del salto in alto è ancora di proprietà di Javier Sotomayor, che nel 1993, a Salamanca, saltò 2,45 metri: sono passati trent'anni e quella misura è ancora lì, ferma. Salto in lungo? Addirittura più longevo: era il 1991 quando lo statunitense Mike Powell fece registrare la misura record di 8,95 metri, mentre per il salto triplo si dovette attendere solamente quattro anni, con il britannico Jonathan Edwards che mise a referto un salto da 18,29 metri, nel 1995. Record, fino ad oggi, mai ritoccati.

Fa eccezione il getto del peso, con Ryan Crouser che ha fatto registrare il nuovo record nel maggio dell'anno scorso (23,56 metri), mentre per lancio del disco (Schult, nel 1986), lancio del martello (Sedych, nello stesso anno) e lancio del giavellotto (Zelezny, nel 1996), si deve fare un salto all'indietro di 30/40 anni. Venendo alla corsa, fecero scalpore i record di Usain Bolt nel 2009, quando l'atleta giamaicano ritoccò i record dei 100 metri (9''58') e dei 200 metri (19''19). Ma si tratta di eccezioni.

Se ci si sposta sul terreno femminile, la storia cambia, seppur di poco: Stefka Kostadinova, nel salto in alto, detiene ancora il record di 2,09 metri, stabilito a Roma nel 1987, mentre nel salto con l'asta la misura da battere è quella di Elena Isinbaeva, con i 5,06 metri fissati - udite, udite - 'solamente' nel 2009, a Zurigo.

Nel salto triplo Yulimar Rojas ha riscritto la storia lo scorso anno, trovando 15,74 metri come misura, mentre nel salto in lungo la donna da battere è ancora Galina Cistjakova: atleta dell'ex Unione Sovietica, saltò 7,52 metri. I record di getto del peso e lancio del disco appartengono agli anni Ottanta (il primo con Lisovskaja, 22,63 metri nel 1987, il secondo con Reinsch l'anno successivo, con la misura di 76,80 metri).

Se il mondo della corsa al maschile trovò in Bolt l'uomo adatto per riscrivere la storia, lo stesso non si può dire per quel che riguarda le atlete: il record dei 100 metri appartiene, così come quello dei 200, a Florence Griffith-Joyner, statunitense che stabilì i tempi da battere nel 1988 (10''49 e 21''34), mentre si dve tornare ancora più indietro per i 400 metri (47''60 con Koch, nel 1985) e per gli 800 metri (Kratochvilova, nel 1983, con 1'53''28).

Per un Duplantis che riscrive, meeting dopo meeting, nuove pagine della storia dell'atletica, c'è un mondo, alle sue spalle, che arranca. Che l'atleta svedese sia oltre i tempi in cui gareggia? Domanda lecita, nonostante l'unico cambiamento consistente applicato nella sua disciplina sia stato l'introduzione delle scarpe ad hoc per il salto con l'asta, nel 2007.

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