Atletica, il direttore delle nazionali La Torre: “Vogliamo essere protagonisti agli Europei”
Il direttore La Torre guarda con fiducia a Europei di Roma e Olimpiadi di Parigi, forte di una squadra giovane e un movimento in crescita. Poi su Furlani: “Non può più nascondersi”
Bologna, 27 febbraio 2024 - Mondiali indoor, Europei di atletica di Roma e Olimpiadi di Parigi. L’Italia dell’atletica si gode il momento della rinascita e della crescita e su queste tra grandi competizioni ci si attendono risultati di alto livello. Lo chiede il direttore tecnico Antonio La Torre in una intervista a Sport2U, soprattutto con la grande esplosione di Mattia Furlani e un settore della maratona di nuovo competitivo, soprattutto al maschile con Yeman Crippa. E la prova olimpica sarà molto dura, con un percorso non da grande tempo ma da marcatura uomo su uomo.
Protagonisti su tutte le gare agli Europei
Tra pochi giorni i mondiali indoor, primo appuntamento importante della stagione, ma inevitabilmente la programmazione è stata finalizzata su Europei di atletica a Roma a giugno e Olimpiadi di Parigi poche settimane più tardi. Sulla rassegna casalinga l’Italia vuole essere protagonista ovunque, parola di La Torre: “Dobbiamo dire la nostra in tutte le gare - il messaggio di La Torre - Dovremo avere questa forza per far divertire il pubblico e noi stessi. Non va dimenticato, però, che 55 giorni dopo ci sono le Olimpiadi. Per alcuni dei nostri atleti Roma sarà l’obiettivo principale ma per tanti altri sarà uno step di passaggio verso Parigi. Ci arriveremo determinati perché gareggiare in casa è speciale”. Ma un direttore tecnico non può soffermarsi solo sul presente, anzi la mente guarda già a Los Angeles 2028 e Brisbane 2032 e per La Torre c’è già un ritardo: “Abbiamo tante punte giovani come Furlani, Iapichino e Simonelli, ragazzi che ci faranno arrivare fino a Brisbane 2032 e io cerco di guardare lontano, ma sull’Australia siamo già in ritardo perché alcuni ragazzi hanno perso due anni a causa Covid”. Ma Furlani è già pronto per le medaglie importanti perché l’8.34 di qualche giorno fa vale la miglior misura mondiale in stagione. Ormai deve uscire allo scoperto: “Ha 19 anni e se continua a mantenere questa leggerezza ci farà divertire come matti per i prossimi anni - ancora La Torre - E’ entrato nel mondo dei grandi e ai mondiali indoor non si può più nascondere”. Poi uno sguardo alla maratona olimpica, in un settore in fase di rinascita con Crippa e Chiappinelli. Percorso duro quello di Parigi, dove non si riuscirà a fare il tempo ma servirà correre sull’uomo: “In alcuni tratti è veramente al limite perché c’è una salita impegnativa e una discesa pericolosa per la muscolatura degli atleti - l’analisi del direttore - Lo scopo sarà portare atleti in grado di esaltarsi su un percorso così, perché non ci saranno le lepri e sarà gara uomo su uomo e senza un grande tempo. Quello che conta è il piazzamento a podio”. Ancora da scegliere il terzetto, ma La Torre qualche indizio lo lancia: “Crippa ha fatto un tempo eccellente anche per interpretazione della gara, ha margini di miglioramento ampi vedendolo arrivare in bello stato dinamico. Aspetteremo poi la gara di Chiappinelli a metà aprile prima di prendere una decisione”.
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