Atletica leggera, Furlani quinto con 7,88 nella tappa di Diamond League in Cina

Il lunghista azzurro è quinto a Suzhou in una gara che non decolla per nessuno: vince lo statunitense Dendy con 8,05. Duplantis attacca il record dell’asta: tre errori a 6,25. Kerr 2,31, Simbine 10.01

di Redazione Sport
27 aprile 2024

Mattia Furlani

Milano, 27 aprile 2024 - Quinta piazza per Mattia Furlani al debutto stagionale all’aperto in Wanda Diamond League a Suzhou, in Cina. L’argento mondiale indoor del lungo atterra a 7,88 al quarto turno (vento +0.1) in una gara che complessivamente non decolla per nessuno dei protagonisti attesi: vittoria per lo statunitense Marquis Dendy con 8,05 (-0.2) davanti ai cinesi Wang Jianan (8,04/0.0) e Shi Yuhao (7,99/-0.7). Quarto il giamaicano Carey McLeod (7,93/+0.8). Nella serie dell’azzurro delle Fiamme Oro anche un 7,77 iniziale (+0.1) regalando 21 centimetri all’asse di battuta, 7,76 (-0.1) al secondo e un doppio 7,80 al terzo e al quinto ingresso in pedana con vento leggermente contrario (-0.7 e -0.4). Per il 19enne reatino seguito a Suzhou da mamma-coach Khaty Seck, in una serata cinese con temperature superiori ai venti gradi, era la prima uscita all’aperto dopo l’argento conquistato a inizio marzo ai Mondiali indoor di Glasgow: con il miglior piazzamento delle sue prime esperienze in Diamond League comincia il percorso che lo condurrà agli Europei di Roma (finale del lungo sabato 8 giugno) e alle Olimpiadi di Parigi.

Duplantis 6,00, Kerr batte Barshim

Balla l’asticella nel terzo tentativo, il migliore dei tre, a 6,25: stavolta niente record del mondo per lo svedese Armand Duplantis, regale a 5,82, 5,92 e 6,00 (primato del meeting), prima di dare l’assalto alla misura che avrebbe aggiunto un centimetro a quanto fatto sabato scorso a Xiamen. Ma il suo nono record mondiale è soltanto rimandato. Nell’alto il neozelandese campione del mondo indoor Hamish Kerr continua a fare sul serio: il 2,31 alla seconda prova gli permette di piegare Mutaz Barshim (Qatar) che salta 2,29 e sbaglia 2,31 per due volte e 2,33 nell’ultimo tentativo a disposizione. A seguire, 2,27 per l’americano Vernon Turner.

100: Simbine su Coleman

Akani Simbine fulmina tutti sul rettilineo dei 100: ultimi trenta-quaranta metri da incorniciare per il sudafricano che rimonta sullo statunitense Christian Coleman sfoderando un’eccellente fase lanciata, per chiudere in 10.01 con quasi totale assenza di vento (-0.1). Coleman timbra 10.04, mai realmente in gara l’altro Usa Fred Kerley (10.11). La britannica Daryll Neita, tesserata in Italia per l’Assindustria Sport, è la più solida nei 200 con 22.62 (+0.2): ancora sconfitta la statunitense Sha’Carri Richiardson (terza in 23.11). La lunga rincorsa della portoricana Jasmine Camacho-Quinn (12.63/+0.3) per agguantare la bahamense Devynne Charlton si concretizza sul traguardo dei 100hs, con un fotofinish che include anche la nigeriana Tobi Amusan, in gara sub-judice dopo la squalifica per falsa partenza: vanificata la sua prima posizione. Al maschile, lo statunitense Daniel Roberts 13.12 (+0.8) nei 110 ostacoli.

Le altre gare

In pista, 5000 al femminile con quattro etiopi nelle prime quattro piazze e l’acuto di Mekedes Alemeshete (world lead 14:36.70), mentre al maschile il derby etiope si risolve con il successo di Selemon Barega (12:55.68) sul diciassette Biniam Mehary (12:56.37). Bis dopo Xiamen per Marileidy Paulino nei 400 metri (50.89), l’algerino Slimane Moula con 1:44.55 a segno nel duello degli 800 con il keniano Wycliffe Kinyamal (1:44.88), nei 3000 siepi svetta la keniana primatista del mondo Beatrice Chepkoech in 9:07.36. In pedana, 6,68 vincente nel lungo per la saltatrice del Burkina Faso Marthe Koala, oltre i venti metri la statunitense Chase Jackson nel peso (20,03), vicina ai settanta nel disco la connazionale Valarie Allman (69,86), ultimo lancio decisivo nel giavellotto per la giapponese Haruka Kitaguchi 62,97.  

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