Azzurri in trasferta. Da Bucci a Gaudiano. E’ caccia ai punti Fei

L'equitazione italiana vanta numerosi successi internazionali nel salto ostacoli grazie al nuovo regolamento Fei. Gaudiano e altri azzurri brillano nei ricchi eventi del Medioriente, mentre cresce l'interesse per il dressage in patria.

23 febbraio 2024

Mai come quest’anno si sono contati tanti azzurri in trasferta nel salto ostacoli. Solo questa settimana sono in gara negli Usa, a Wellington (Bucci, che presto sarà affiancato da Camilli) e a Doha (Gaudiano, Previtali, Sakakini). Mentre a Vejer, Spagna, gareggiano ben 38 dei nostri, tra cui Moneta e Paini. Sempre in Spagna in 18 sono a Oliva (Bicocchi, Cristofoletti, De Luca e Pisani), la Del Signore e altri tre a Royan, Francia. In Belgio un paio, in Olanda Govoni e la Vizzini, un terzetto è negli Emirati Arabi, a Butheeb. La spiegazione è semplice: secondo il "nuovo" regolamento Fei per rientrare nelle migliori 10 squadre al mondo, che danno vita alla Fei League of Nations (ex Nations Cup), per ciascuna nazione del mondo vengano tenuti in conto nella computer list i 6 migliori cavalieri (di quella stessa nazione) di cui uno under 25. Una buona posizione ranking favorisce inoltre l’accesso individuale agli eventi più importanti del mondo, tipo il Global Tour, e ai singoli Csi e Csio come Aquisgrana, Roma, Calgary, Ginevra, eccetera. Eventi che hanno anche i montepremi più alti. Più montepremi si vincono e più mezzi si hanno per le trasferte. Più trasferte si fanno e più opportunità si hanno di vittoria e di "moneta". Prova del nove: Gaudiano, dopo che all’Olimpiade si è qualificato Camilli (lui ha chiuso secondo), impazza nei ricchi eventi del Medioriente dove fa man bassa di GP e relativi montepremi. Obiettivo: partecipare alle tappe dell’imminente Global e agli altri meeting più importanti. E il cerchio si chiude. Intanto in casa nostra si parla -finalmente- di dressage: a Cattolica 5 nazioni in rettangolo, l’Italia schiera tutte le nostre star come Truppa, Paoli, Remold, Rustignoli, Soldi, Zaza e altri. E un nutrito lotto di giovani tra i quali Borghesi, la Manzato e la Vallarella, già agli Europei childrens e juniors dell’anno scorso.

Paolo Manili

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