Barlaam, le Paralimpiadi della svolta: “C’è una nuova sensibilità”

Il campione milanese, tre ori e un argento ai Giochi di Parigi, racconta il momento magico del nuoto azzurro: “Bello aver regalato emozioni agli italiani”

16 settembre 2024

I Giochi di Parigi hanno segnato, più di ogni altra edizione precedente, l’avvicinamento anche mediatico tra Olimpiadi e Paralimpiadi. Ne è convinto Simone Barlaam, uno dei campioni che hanno portato più medaglie all’Italia, nella spedizione del nuoto che ha arricchiato il bottino azzurro di ori, argenti e bronzi. Nel caso di Simone, tre ori (che portano a quattro il medagliere personale contando anche quello di Tokyo) e un argento, nella piscina parigina. 

"A Parigi abbiamo vissuto grandi emozioni, e sono contento di averne regalate anche agli italiani”, ha raccontato Barlaam a Busto Arsizio, l’occasione era il restyling di una palestra sostenibile ed ecocompatibile di McFIT alla quale erano presenti anche il sindaco Emanuele Antonelli e l'assessore allo Sport, Maurizio Artusa.

Da sinistra Chiara Panarello, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, Simone Barlaam, Luca Torresan e l'assessore allo sport Maurizio Artusa
Da sinistra Chiara Panarello, il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, Simone Barlaam, Luca Torresan e l'assessore allo sport Maurizio Artusa

"A Tokyo ho vissuto una prima Olimpiade molto diversa, non c’era il pubblico perché uscivamo dalla pandemia, a Parigi invece è stato tutto molto bello perché c’era la condivisione, con diciassettemila persone al palasport che tremava quando tutti battevano con i piedi all’ingresso degli atleti francesi”.

L’impressione è che ci sia una cultura sportiva diversa, una sensibilità maggiore verso le Paralimpiadi: “Sono d’accordo, credo che gli italiani volessero un sequel delle emozioni che avevano vissuto con le Olimpiadi e quindi si siano appassionati, sono felice di essere stato uno dei protagonisti di queste emozioni”.

A Parigi Barlaam ha vinto l’argento nei 400 metri stile libero, dietro il francese Ugo Didier, poi ha bissato l’oro di Tokyo nei 50 metri stile libero portando il suo record del mondo a 23"90, poi ha vinto anche i 100 metri farfalla e ha preso parte alla vittoria azzurra nella staffetta 4x100 metri stile libero mista (in 4'01"54, nuovo record del mondo).

Parigi è una città speciale per Barlaam, nato a Milano il 12 luglio 2000 con una ipoplasia congenita del femore destro aggravata durante la gravidanza da una frattura del femore. Sottoposto a dodici operazioni chirurgiche, la prima a soli tre giorni, durante una di queste ha contratto una osteomielite. Fu curato in Francia, all’ospedale pediatrico Saint-Vincent-de-Paul di Parigi, dai professori Raphael Seringe e Philippe Wicart. Una volta debellata l’infezione, ha gradualmente ripreso a camminare. E a nuotare verso un destino d’oro.

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