Basta un salto per il bronzo. Inzoli, medaglia agrodolce

Terzo posto agli Europei Under 18 per il talento milanese non ancora 16enne. Due nulli in finale, poi il guizzo dell’azzurrino nel momento da dentro o fuori . .

di GIULIANA LORENZO -
20 luglio 2024
Basta un salto per il bronzo. Inzoli, medaglia agrodolce

Basta un salto per il bronzo. Inzoli, medaglia agrodolce

Presente e futuro si intrecciano perfettamente nei salti di Daniele Inzoli. Il milanese non ancora 16enne (spegnerà le candeline il 12 agosto), agli Europei Under 18 di Banska Bystrica, in Slovacchia, si è messo al collo la medaglia di bronzo nel salto in lungo. Già nella giornata di giovedì, durante le qualifiche, il lombardo, il più giovane degli atleti accreditati per la rassegna nella specialità, aveva messo le cose in chiaro. Inzoli aveva agguantato la finale con un primo salto da 7.52 metri, alle spalle dello spagnolo Anthony Yunier Perez, che lo aveva superato di un centimetro.

In finale, forse per la tensione e non solo, l’inizio è però da dimenticare. Purtroppo, come già accaduto nel turno eliminatorio, gli atleti hanno dovuto aspettare a scendere in pista a causa di un malfunzionamento del sistema di misurazione. L’attesa pesa su Inzoli che al primo salto atterra lontano, ma la misura non viene convalidata poiché nulla. Le cose non cambiano al secondo tentativo che è di nuovo da dimenticare: l’italiano va dritto senza staccare. Al terzo salto, letteralmente da dentro o fuori, dimostra di che pasta è fatto con una misura da 7.54 che gli vale il primo posto temporaneo. La sfida entra nel vivo nel penultimo turno: in testa va l’ungherese Aron Hajdu con il personale di 7.58, a cui risponde il francese Rémi Mourie che vola a 7.72, migliorandosi di 28 centimetri. Il milanese scivola così al terzo posto: posizione che non migliora con gli ultimi due salti, di nuovo nulli. I troppi tentativi andati a vuoto, con solo un salto effettivamente buono, lasciano un po’ di rammarico, ma è comunque una prima medaglia di spessore per l’atleta nato da mamma del Camerun e studente del Liceo Gonzaga di Milano. Questo riconoscimento internazionale lo pone nella scia del campione italiano Mattia Furlani che, nel 2022, con la misura di 8.04, vinse il titolo europeo U18 a Gerusalemme.

L’azzurrino, classe 2008, ha del resto l’atletica nel sangue e non è un modo di dire. Il fratello, Francesco Ettore, è un altro saltatore in lungo ed è allenato da Gianni Iapichino, padre e coach di Larissa, fresca vicecampionessa agli Europei di atletica di Roma.Guardando solo agli ultimi successi, l’atleta tesserato con l’Atletica Riccardi 1946, nemmeno due settimane fa, si è messo al collo anche due titoli italiani nei 100 metri, con il crono di 10.49, il quinto a livello Allievi, al pari di Giovanni Grazioli (alle spalle solo di corridori come Tortu, Longobardi, Melluzzo e Caporusso), e nel lungo. Un segno di continuità dopo il 7.90 fatto quest’anno a Savona (secondo under 18 italiano della storia e il migliore al mondo nel 2024) con la misura di 7.54 al primo tentativo. L’atletica, che in questi anni sta scoprendo un vivaio ricco e prezioso, ha così anche Daniele Inzoli tra i giovani rampanti che, quest’anno guarderà sì Parigi 2024 da casa, ma un domani potrebbe andare a Los Angeles 2028.

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