Celli vola oltre l’Infinitum: "Finalmente il Tour dei big. Il mio sogno da bambino"

Il ventitreenne golfista romano è stato promosso nel circuito dopo la maratona a Tarragona: "La svolta grazie alla fiducia del tecnico della nazionale Binaghi".

di ANDREA RONCHI -
21 gennaio 2024

Il 2024 per il golf italiano è già da record con ben nove italiani presenti sul DP World Tour, il maggior circuito golfistico del Vecchio Continente. Un traguardo unico nella storia del golf nostrano. Ci sono le conferme dei fratelli Edoardo e Francesco Molinari e Guido Migliozzi, i ritorni di Lorenzo Scalise, Matteo Manassero, Andrea Pavan, Francesco Laporta (risaliti dal Challenge Tour) e Renato Paratore ma anche l’approdo di Filippo Celli. Gli ultimi due hanno conquistato la carta per Tour maggiore superando la maratona golfistica delle Qualifying School. Ultimo step all’Infinitum Golf, a Tarragona, in Spagna, con un estenuante torneo di sei giorni.

Filippo Celli ha ottenuto il secondo posto, una performance che la dice lunga sulle qualità tecniche e mentali del ventitreenne romano.

Ricorda ancora le emozioni e le sensazioni legate a quei giorni di metà novembre?

"Ogni tanto ci ripenso perché sono state settimane con molto stress. Ho la fortuna di riuscire a non avvertire troppo la pressione quando sono in campo. Magari i pensieri e le preoccupazioni mi attanagliano fuori dal campo ma, una volta indossato il cappellino, penso solo a giocare e divertirmi".

Dopo una carriera da dilettante della Nazionale Italiana Golf con tantissimi acuti, come l’European Amateur Championship, il Campionato del Mondo a squadre e la Silver Medal all’Open Championship, ora si confronterà con i migliori giocatori europei, tra i quali troverà altro otto connazionali.

"Sono tutti dei bravissimi ragazzi. Alcuni hanno già molta esperienza mentre altri sono molto giovani. Per me è un onore rappresentare il nostro Paese e contribuire a far crescere il golf. Non vedo l’ora di scendere in campo".

Celli è nato golfisticamente all’Olgiata Golf Club. La sua famiglia lo ha sempre incoraggiato senza mai forzarlo così come i maestri che ricordano come il piccolo Filippo dicesse a tutti che un giorno avrebbe giocato sul Tour. Ci ha sempre creduto e proprio la sua determinazione è stata uno degli ingredienti per diventare professionista.

"Il punto di svolta è stata la chiamata di Alberto Binaghi – selezionatore della Nazionale e ora suo coach – che ha detto aver visto in me il potenziale. La maglia azzurra mi ha motivato fortemente".

Entrato in Nazionale ha completato gli studi in USA, tutto rose e fiori?

"Ho avuto dei momenti difficili, soprattutto il primo semestre americano, periodo del Covid. Ero fuori dalla mia comfort zone: casa, famiglia, amici e allenatore e quando avevo un problema non c’erano persone a me vicino con le quali parlare. Non parlavo bene inglese, non stavo giocando bene e ho pensato di tornare ma mio padre e Alberto mi hanno incoraggiato. Non finirò mai di ringraziarli perché è stata un’esperienza magnifica che mi ha fatto crescere tanto".

Il golf è uno sport nel quale servono il giusto mix di preparazione fisica e mentale. Come ci si avvicina a una stagione sul Tour?

"Quando non ci sono gare mi alleno in palestra. Il golf non è uno sport devo non conta molto la forza fisica però servono resistenza e buona preparazione per prevenire gli infortuni. Le gare sono tante e bisogna fare delle scelte, più semplici aumentando il proprio livello nel ranking. Mentalmente è importante non mettersi troppa pressione. I momenti difficili capitano, come in tutti gli sport, e rimanere positivi pensando a un passo per volta è il modo migliore per superarli".

È molto giovane, come riesce a coniugare la vita privata con quella da atleta?

"Non è sempre facile dire di no agli amici o delle serate divertenti però ci sono momenti nei quali i sacrifici sono necessari anche se la passione li rende leggeri. L’importante è trovare il giusto equilibrio".

È fidanzato?

"No, solo con la mia sacca da golf per ora!"

Quale consiglio darebbe a un giovane che si volesse avvicinare al golf?

"Dico di seguire i propri sogni con passione godendosi il più possibile ogni momento, tanto quelli felici quanto quelli difficili, che sono i più importanti per aumentare la propria determinazione e migliorare".

8- fine

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