D’Angelo da urlo, impresa mondiale. Cento chilometri a nuoto nel Po

Il 61enne di Pieve Emanuele ha battuto il suo precedente primato: "Sono al settimo cielo. E non mi fermo"

di LORENZO PARDINI -
17 luglio 2024
D’Angelo da urlo, impresa mondiale. Cento chilometri a nuoto nel Po

D’Angelo da urlo, impresa mondiale. Cento chilometri a nuoto nel Po

NUOTO

Missione compiuta per Walter D’Angelo sul fiume Po. Sabato 13 luglio, infatti, il fuoriclasse milanese ha nuotato per 100 chilometri nel corso d’acqua più grande d’Italia, siglando in 12 ore, 28 minuti e 29 secondi il nuovo record mondiale sulla distanza: "Sono felicissimo, al settimo cielo", le prime parole del classe ’62 di Pieve Emanuele. Il maestro di nuoto ha battuto il suo precedente primato, quando nel settembre 2019 ha nuotato 80 chilometri in 9 ore 18 minuti e 27 secondi: "Una grande soddisfazione, mi ero posto l’obiettivo di battere il mio precedente record. Volevo arrivare ad una cifra bella tonda: 100. Ci sono riuscito, mi godo il momento. Durante l’impresa, in certi momenti, può sembrare che il traguardo sia molto lontano, ma una volta finito la gioia è inappagabile e non ha eguali".

Le difficoltà non sono mancateper il 61enne milanese: "Il Po è un fiume sempre molto torbido. Non vedevo la mano quando nuotavo. Inoltre, le abbondanti piogge che ci sono state in primavera e inizio estate, hanno ingrossato molto il fiume, con tanti alberi e detriti: nuotando, ho preso diversi piccoli rami con le mani, per fortuna senza gravi conseguenze fisiche". D’Angelo, negli ultimi due mesi, si è allenato per il record mondiale sul Po, con qualche inghippo: "Tra lavoro e maltempo, purtroppo, mi sono preparato solo in piscina, facendo una media di 18 chilometri a settimana. Non ho mai nuotato in nessun fiume in vista del Po, ma avendolo già affrontato nel 2019, sapevo a cosa andavo incontro". Nonostante il fiume più grande d’Italia non sia balneabile causa inquinamento, per il maestro di nuoto milanese non esistono limiti: il 61enne di Pieve Emanuele, infatti, nel suo curriculum sportivo vanta altre imprese come i sei attraversamenti dello Stretto di Messina o la Manica in staffetta.

"Il Po è un fiume come gli altri per un nuotatore estremo come me, dove si può nuotare, nonostante l’inquinamento. Quando noi nuotatori ci buttiamo in acqua, non ci poniamo questi problemi...". Walter è stato seguito da due barche e da una di queste ha potuto prendere gli integratori per rifocillarsi durante l’impresa: "Ogni 45 minuti, massimo ogni ora, ho bevuto o mangiato qualcosa per integrarmi e avere energie. Non mi sono potuto appoggiare alla barca perché altrimenti il mio record non sarebbe stato valido". L’evento è stato anche l’occasione per raccogliere fondi e sensibilizzare a favore di 2NOVE9 Associazione Vittime Incidenti Stradali. Ora D’Angelo pensa già alla prossima sfida: "A gennaio 2025 sarò impegnato ai Mondiali di nuoto in acque gelide, voglio difendere i titoli vinti nei 25, 50 e 100 metri rana nella mia categoria".

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