Denis Trento, chi era lo scialpinista morto in Valle d’Aosta

La colonna dello sport azzurro, 42 anni, dopo le gare non aveva mai abbandonato la passione per la sua amata montagna. E voleva trasmetterla anche ai figli

4 maggio 2024
Denis Trento durante un'escursione

Denis Trento durante un'escursione

Roma, 4 maggio 2024 – “Sulla neve più ne sai e meno ne sai”, scriveva Denis Trento sul suo profilo Instagram. La passione per la montagna non ti lascia mai, e, dopo l’addio alle gare, non si era mai spenta nemmeno quella dell’esperto scialpinista trovato morto sul Monte Paramont a La Salle, in Valle d'Aosta.

L’atleta del Centro sportivo esercito di Courmayeur, 42 anni, è stato una vera colonna portante dello sport azzurro. Ha letteralmente dominato le gare di scialpinismo, vincendo i Campionati Mondiali di staffetta nel 2008 e nel 2011, e quelli di squadra nel 2011, alle quali si aggiungo due vittorie nei Campionati europei di sci alpinismo, nel 2007 (Staffetta) e nel 2009 a Squadre.

E basta dare un occhio ai suoi social per capire quanto avesse fatto delle cime e della neve la sua casa. Le uscite, riprese con attenzione con la telecamera, le foto, e le descrizioni minuziose dei percorsi, con anche qualche punta sarcastica – di volta in volta – sulle condizioni della neve.

Trento ha provato anche a trasmettere la sua passione ai figli. Così scriveva il 21 aprile scorso: “Prima vera cima (o colle), per i figli grandi. I tentativi di dare qualche misero insegnamento sul mestiere sono naufragati miseramente tra gatti e bestiame vario, o panini. Quindi niente di diverso rispetto alla vita di tutti i giorni...”

Una tragedia la sua, capitata a uno sportivo con una profonda conoscenza e rispetto per la montagna. “Denis era una di quelle persone che emanavano sicurezza e, anche se avrebbe potuto esserlo, non era per nulla pieno di sé – lo racconta il sito specializzato Planetmountain.com -. Anzi, era sin troppo umile. La prima volta da noi in redazione si era presentato dicendo: ‘Mi chiamo Denis Trento, sono una guida alpina e sono stato un atleta di sci alpinismo di buon livello’”.

Nel corso della sua carriera ha vinto il trofeo Mezzalama nel 2009 con Manfred Reichegger e Matteo Eydallin. Ma conta anche una doppietta nel Tour di Rutor (2009 e 2011), l'Adamello Ski Raid nel 2008 e la Pierra Menta nel 2009.

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