Dentro la sfida del ’Braglia’. Bisoli gioca a scacchi col passato. Il suo Sudtirol modello per il Modena

Sabato l’allenatore affronta la squadra con cui ha sfiorato un miracolo a cui ora ambisce in Emilia.

di ALESSANDRO TRONCONE -
25 aprile 2024
Bisoli gioca a scacchi col passato. Il suo Sudtirol modello per il Modena

Bisoli gioca a scacchi col passato. Il suo Sudtirol modello per il Modena

Ci vorrà tempo per vedere il vero Modena di Bisoli. Per sua stessa ammissione, anche per le necessità dettate dalla pura attualità. Meglio pensare a portare a casa il risultato immediato, la salvezza, e poi da giugno si penserà al futuro. Nei sogni e nelle ambizioni di chi ha scelto il tecnico di Porretta Terme c’è, naturalmente, la visione di un Modena che si avvicini il più possibile proprio al Sudtirol costruito da Bisoli poco più di un anno fa. E di quanto il destino sia stato beffardo a mettere di fronte passato e presente sabato al Braglia, si è già detto. Ad Ascoli, seppur ancora nelle difficoltà ormai note di questa stagione, si è intravisto un primissimo dettaglio che farà parte, come una seconda pelle, della formazione del campionato che verrà: l’attenta fase difensiva. E, si badi bene, non si tratta esclusivamente di quel detto tanto banale quanto povero di contenuti ’meglio non prenderle’. No, si parla di altro. Si parla di attitudine, di mentalità. Che potrebbe anche non piacere dal punto di vista estetico e ci mancherebbe altro, non ci fossero i gusti soggettivi alla base del calcio sarebbe tutto molto noioso. Ma, e sono i risultati raggiunti dallo stesso Bisoli nel recente passato e non solo, a certificare che sia mentalità efficace.

Ancora molto presto, prestissimo, per dire se la strada possa anche solo somigliare a quella miracolosa degli altoatesini, ma il Modena pare abbia iniziato a comprendere quanto solidi si dovrà essere per raggiungere certi risultati. Il lavoro mostrato da Santoro nella fase di non possesso, il carattere di Pergreffi, il margine di crescita che avrà Zaro (uno che ben conosce le richieste di Bisoli) e l’importanza degli esterni (per i quali il Modena dovrà intervenire in estate) potranno essere alcune delle basi dalle quali partire. E la sfida di sabato si preannuncia quasi una partita a scacchi.

Insomma, se è vero Bisoli conosce benissimo l’avversario, l’avversario sa ogni cosa delle tattiche di Bisoli. E allora si torna al secondo punto della filosofia dell’attuale tecnico canarino: la libertà della giocata offensiva. Ecco, il suo Sudtirol segnava poco ma quando si presentava là davanti, lo faceva quasi divinamente.

Il Modena deve migliorare tantissimo su questo punto, il mercato aiuterà. Per ora, ha bisogno del miglior Tremolada possibile ma sa di aver visto ad Ascoli un Bozhanaj a dir poco ’on fire’. Perché anche le migliori partite a scacchi si possono vincere con l’estro e non solo con l’estenuante tattica maniacale dei giocatori.

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