E’ un’Italrugby che osa, e la difesa funziona: ora l’Irlanda per confermare i progressi

Sei Nazioni, l’Inghilterra che ci ha battuto non era al meglio, ma gli azzurri di Quesada hanno mostrato un’ottima tenuta degli avanti. Il punto di bonus guadagnato nel finale una svolta rispetto all’atteggiamento del passato

di DIEGO FORTI -
3 febbraio 2024
Tommaso Allan va in meta per il tripudio dell'Olimpico nel gran primo tempo dell'Italia (foto Diego Forti)

Tommaso Allan va in meta per il tripudio dell'Olimpico nel gran primo tempo dell'Italia (foto Diego Forti)

Roma, 3 febbraio – Il nuovo corso della Nazionale di Rugby targata Gonzalo Quesada è cominciato con una sconfitta 24 a 27. Un risultato più che prevedibile contro una delle big del 6 Nazioni e non solo di questo edizione 2024. Niente di nuovo sotto il sole vien da dire, tuttavia le note positive non sono mancate. All’inizio Lamaro e compagni ci hanno addirittura fatto sognare per 12 minuti portandosi in testa per 10 a 0, punizione messa tra i pali da Tomaso Allan e poi meta di Alessandro Garbisi trasformata. Per tutto il primo tempo gli azzurri hanno mantenuto sotto controllo la situazione contenendo i tentativi di recupero dell’Inghilterra per arrivare a chiudere la prima parte di gara in vantaggio 17 a 14 con una meta di Allan in grado di compensarne una di Daly e tre punizioni di Ford. Poi l’Inghilterra ha via a via allungato grazie a una maggior fisicità e a qualche ingenuità (leggi fallo) di troppo dei nostri portacolori. Dopo una segnatura di Mitchell, trasformata, e altre due punizioni di Ford i nostri avversari sembravano in procinto di schiacciarci. E, invece, gli azzurri non hanno mollato. Addirittura all’80esimo minuto a partita ormai irrecuperabile sul 17 a 27, hanno cercato la meta trovandola con Ioane (trasformazione di Garbisi) dopo una serie infinita di punti di incontro superati senza perdere la palla e il controllo della situazione. Hanno così portato a casa un incoraggiante punto di bonus. All’Olimpico, insomma, non si sono mai arresi senza rassegnarsi come tante altre volte in passato. L’Inghilterra vista a Roma è apparsa ancora priva di una sua struttura e di certo non al meglio della condizioni, anche tenuto conto dell’assenza di alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi, tuttavia l’Italia l’ha messa in difficoltà oltre ogni aspettativa grazie a una buona tenuta degli avanti e molta decisione nelle fasi difensive. Anche dal punto di vista tattico le scelte sono apparse piuttosto interessanti. Se la squadra dovesse confermare le attitudini messe in mostra all’Olimpico contro la terribile Irlanda che a Marsiglia venerdì ha frantumato la Francia (17 a 38), si può sperare in interessanti miglioramenti nel prossimo futuro. Miglioramenti in ogni caso necessari visto che Galles e Scozia, che si sono affrontate a Cardiff in una partita al cardiopalmo (26 a 27 il punteggio finale), hanno mostrato di essere già temibilissime.

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