Errani e Paolini, il trionfo vale doppio. Dalla super coppia la vittoria più bella

Oro per Sara e Jasmine dopo una partita in rimonta. Mai l’Italtennis era tornata a casa dai Giochi con due medaglie

di DORIANO RABOTTI -
5 agosto 2024

dall’inviato

Questo è l’oro della rivoluzione dal basso, del potere ai piccoli, della volontà che piega il destino e lo fa diventare storia, perché di questo stiamo parlando, di due giorni storici: mai il tennis italiano aveva avuto un oro e un bronzo nella stessa Olimpiade, e invece dopo Musetti, le due gemelle diverse Errani e Paolini hanno fatto qualcosa di più che scrivere un risultato destinato a restare immortale.

Dietro la vittoria, no, dietro il trionfo di queste due piccole e indomabili campionesse c’è l’onda di tutti quelli che nella vita non hanno avuto lo stesso talento dei fenomeni, ma non per questo si sono arresi. Di quelli che stanchi di sentirsi dire ’non si può’ si sono ribellati e si sono detti in silenzio, ad ogni palla rimbalzata storta, no, io stavolta ce la faccio.

Sara e Jasmine, dietro quel sorriso che mette subito in pace chi vi guarda ci sono sicuramente anni di allenamenti ripetuti, di fatica sotto ogni tipo di meteo, di sacrifici e di rabbia, di vite nomadi senza una vera casa, di sconfitte brucianti e di vittorie che hanno aiutato a tenere dritto il timone verso un destino che evidentemente voi avevate saputo leggere prima di tutti gli altri.

È difficile anche solo trovare le parole per dirvi il grazie che vi dobbiamo e che vi meritate, di sicuro l’oro olimpico è un bel modo per capirlo da sole, ma averlo fatto alla vostra maniera, perdendo nettamente il primo contro due russe che sembravano un muro di cemento, per poi trovare la forza per risalire e infine di imporvi al supertie-break (2-6, 6-1, 10-7), è qualcosa che aggiunge toni epici, per una volta meritatissimi anche se nello sport sono inflazionati.

"All’inizio faticavamo a fare le solite cose, loro rispondevano bene. Poi alla fine del primo set mi è venuto male all’adduttore, ho detto al fisioterapista di fasciarmi che il muscolo poteva attendere. Abbiamo cambiato qualcosa e ha funzionato", racconta alla fine Sara, mentre Jasmine non riesce a smettere di sorridere neanche adesso che ha un medaglione d’oro al collo: "Provo una gioia immensa, grazie a Sara che ha insistito per coinvolgermi, abbiamo anche rischiato di uscire al secondo turno e invece ora siamo qui".

"No, sono io che ringrazio lei perché mi ha permesso di realizzare questo sogno – incalza la Errani –. Siamo molto amiche, nel doppio questo è importante. È una medaglia che dedico a me stessa, perché l’ho inseguita con tutte le mie forze, andando anche a fare dei tornei da 25mila dollari battendo da sotto pur di ripartire".

È talmente arrivata da aver realizzato il Career golden slam, in doppio: ha vinto tutti gli slam e l’oro olimpico, Sarita. E poche ore dopo ha strappato a Djokovic anche il titolo di tennista più...esperta ad esserci riuscita.

Il fatto è che quegli anni magari pesano sul fisico, ma lo spirito è quello della ragazzina che ha iniziato a seguire un sogno e lungo la strada ha trovato una sorella col cognome diverso.

E tutte e due sono arrivate a fare la rivoluzione.

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