Fabbri, Diaz e Iapichino: è grande Italia Kerley manda un altro messaggio a Jacobs
Golden Gala a Firenze, vittorie nel peso, triplo e lungo. Nei 100 l’americano fa 9.94, record del mondo per la Kipyegon nei 1.500
ATLETICA LEGGERA
di Roberto Davide Papini
Uno splendido 10.13 nella gara più attesa: Samuele Ceccarelli arriva quinto nel 100 metri stellare del Golden Gala e si migliora rispetto al 10.45 che aveva. Ceccarelli (che nelle indoor ha battuto due volte Marcell Jacobs, qui assente per infortunio) è protagonista nella gara vinta dal campione del mondo Kerley (Usa) con 9.94. Nella serata del Golden Gala di Firenze gli atleti di casa non tradiscono: Iapichino e Fabbri vincono e convincono. Ma a illuminare questa notte di festa è lo strardinario record del mondo della keniana Faith Kipyegon con 3.49.11. Il precedente primato era 3.53.09 dell’etiope Tsegay.
La prima protagonista a prendersi la scena è la pioggia che si abbatte su Firenze con un temporale due ore e mezza prima delle gare, ripresentandosi poi a intermittenza. Il clima umido non è il massimo per gli atleti, ma almeno non è caldo.
Le attese di un grande spettacolo non sono andate deluse. Occhi puntati su Larissa Iapichino e la fiorentina delle Fiamme Gialle piazza un notevole 6,79 al primo salto.
Ad accendere subito il pubblico (7mila spettatori nel tutto esaurito dello stadio Ridolfi) in apertura è Andy Diaz (Libertas Livorno), cubano diventato cittadino italiano (ma ancora non può essere azzurro): è record tricolore con 17,75. Diaz batte il suo allenatore, Donato, che deteneva il primato con 17.60, e vince la gara acclamato dal pubblico. In serata brillante, come detto, anche Leonardo Fabbri che infila al terzo lancio 21.73 e si porta in testa davanti alla sua Firenze. Intanto l’olandese Femke Bol domina i 400 ostacoli femminili con 52.43. Poco dopo, i lanci di finale consacrano Fabbri come vincitore del getto del peso con il suo 21.73 davanti a Walsh (21.69). "Vincere qui nella mia città è emozionante, è il giorno più bello della mia vita".
I 200 metri vedono Desalu e Tortu rispettivamente settimo (20.90) e quarto (20.41) nella gara dominata dallo statunitense Knighton con 19.89.
Emozionante il finale dei 5.000 maschili che hanno visto lo spagnolo Katir battere in volata l’etiope Kejelcha con 12:52.09, miglior prestazione mondiale stagionale. Nell’asta femminile (vinta dalla statunitense Moon con 4.71) la nostra Bruni è arrivata quarta con 4,61, mentre nei 400 donne c’è stato il successo della polacca Kaczmarek con 50.41 e Alice Mangione si è fermata a 52.61.
Combattuta la gara del salto in alto con la vittoria di Harrison (Usa) con 2.32.
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