I nodi dei gialloblù. Il dubbio Defrel e i gol presi
Il Modena affronta difficoltà dovute a numerose assenze e errori individuali, con la necessità di migliorare le prestazioni e correggere gli errori per ottenere risultati positivi.
L’attenuante delle assenze c’è, nessuno lo può mettere in discussione. Ed è più che ovvio che sottraendo ad una qualsiasi formazione l’attaccante titolare (Pedro Mendes), la regia titolare (Gerli) e poi Pergreffi, Battistella, Di Pardo, un Caso a mezzo servizio, Gliozzi, Ponsi e Botteghin, il risultato finale non può che essere duro da digerire. E poi c’è Defrel (foto). Prima di addentrarci nei problemi del Modena, proviamo a chiarire. L’ex Sassuolo rischia di essere un grosso equivoco del mercato estivo. Anzitutto ci sarebbe da chiedersi in che reali condizioni si sia presentato una volta chiuso l’accordo coi canarini dopo un mese e mezzo da svincolato. Assodato che, naturalmente, avesse saltato una preparazione ’normale’, perché il Modena non ha pensato di fargliela recuperare immediatamente? Cosa che invece farà nelle prossime due o tre settimane, sperando che finalmente il francese possa essere pronto una volta per tutte. Detto questo, pur nel pentolone delle sfortune, ci sono difetti che i canarini portano con sé dal 17 agosto. Una squadra che vuol ambire a stare costantemente nella parte sinistra della classifica non può incassare 10 reti in 7 partite, considerando inoltre che la maggior parte di queste reti siano nate da errori individuali che in Serie B spostano, e non poco. La sensazione è che, per ora, i centimetri (di Var e fuorigioco) stiano penalizzando ma che sulle palle mezze e mezze, sui dettagli nelle marcature e sulla ’cazzimma’ nelle seconde palle, il Modena stia lasciando più di qualcosa agli avversari.
Il livello delle prestazioni di alcuni interpreti deve crescere. Di Caldara senz’altro, dei due terzini (ma Dellavalle e Idrissi è giusto che sbaglino e crescano, è l’equilibrio di Ponsi a mancare molto). Dieci sono anche le reti segnate e questo numero è, invece, molto positivo. Al Modena piace particolarmente segnare su palle inattive (7 reti, appena 3 su azione), dato sicuramente interessante, ma la proposta di gioco deve migliorare e può farlo solo con la qualità degli interpreti. Tirando le somme. Che il Modena avesse puntato nel mercato su giocatori reduci da stop e non al massimo della loro forma, era chiaro. Rischi calcolati, poi ci si è messa la sfortuna di infortuni traumatici e il tutto si accentua.
Cosa si può fare ora? Attendere con pazienza. E superare la tempesta andando a Catanzaro dimostrando, almeno, di aver corretto gli errori perché senza quelli si possono portare a casa punti. E non si tratta di puri e semplici episodi. Altrimenti, si fa molto dura.
Alessandro Troncone
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