Il banco di prova dopo un promettente esordio
Il nuovo allenatore del Modena, Mandelli, affronta la sfida contro il Cosenza con tattiche innovative e il desiderio di rompere il tabù delle vittorie in trasferta. Recuperati importanti giocatori, la squadra si prepara a un match cruciale.
Un celebre aforisma diceva: "La curiosità piuttosto che il dubbio è la radice della conoscenza." Concedeteci, dunque, un pizzico di curiosità quanto mai naturale e spontanea intorno al Modena. Perché se la vittoria con la Carrarese poteva avere una sorta di reazione d’orgoglio post esonero di Bisoli nel suo dietro le quinte, terminate le due settimane di sosta per le nazionali, sarà interessante conoscere dove e come Mandelli ha messo la sua mano su questioni tattiche e tecniche. Già anticipate in parte coi toscani. La difesa a 3 in fase di possesso e a 5 in fase di non possesso, la novità Battistella sulla fascia destra, la volontà di mantenere il pallino del gioco ove possibile per non subire gli attacchi avversari. Cosenza è già un bel banco di prova per il neo allenatore alla prima trasferta in gialloblù. Di fronte un avversario che in casa non ha ancora costruito un fortino ma non perde da 5 gare e senza la penalizzazione di 4 punti sarebbe in pienissima zona playoff in mezzo alle big. Gioca in maniera simile, con i 3 difensori e 2 trequartisti e per Alvini è un mezzo derby considerato il suo passato alla Reggiana.
L’ambiente sarà caldo, come di consueto, ma il Modena deve ricordarsi del precedente dello scorso anno, divenuto storico per il successo all’ultimo respiro firamto Abiuso. Per sottolineare che, come noto, in questa categoria le partite non finiscono nemmeno quando si è a pochi secondi dal triplice fischio e il Modena deve pure pensare di sfatare un tabù che dura da troppo tempo: la vittoria in trasferta ancora attesa e, più in generale, lontano dal Braglia i canarini non fanno sul serio da oltre un anno. Mandelli potrà finalmente contare su quasi tutti gli effettivi. La notizia più intrigante riguarda Pedro Mendes, recuperato anche il suo impiego ora non prevede ancora la titolarità. Ritorna anche Ponsi e rappresenta una soluzione in più sugli esterni. Resta solo da capire quanto Mandelli vorrà effettivamente cambiare rispetto alla Carrarese, visti i risultati ottenuti. Dunque Palumbo e Caso (unica modifica per Bozhanaj) alle spalle di un’unica punta come Defrel, supportati sulle fasce da Battistella e Idrissi e in mezzo al campo da Gerli e Santoro. Dietro (se si giocasse a tre) naturalmente Cauz e Dellavalle, poi Caldara al centro. Ma aspettiamoci anche scelte diverse alla lettura delle formazioni ufficiali, Mandelli potrebbe abituarci ad un Modena capace di cambiare spesso interpreti ma non la filosofia.
Alessandro Troncone
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