Il commento. Tadej è un alieno. Ha salvato la corsa. E adesso il Tour

Angelo Costa Non sorprende il risultato: era noto fin dal giorno in cui ha deciso di venire al Giro. Né stupisce...

27 maggio 2024

Angelo

Costa

Non sorprende il risultato: era noto fin dal giorno in cui ha deciso di venire al Giro. Né stupisce il modo: che fosse almeno un piano sopra agli avversari, a stare stretti, era altrettanto noto. Ma a Tadej Pogacar va riconosciuto un pregio: dal primo all’ultimo giorno ha onorato la gara. Che gli sia bastato un filo di gas, non è solo merito o colpa sua: troppo superiore lui, poco impegnativi i rivali.

Non è stata una vittoria normale: è stato il dominio di un extraterrestre. Per entrare nell’albo d’oro conquistando anche sei tappe, Pogacar non ha avuto bisogno di straordinari: dalla facilità con cui ha pedalato, il suo è sembrato un ottimo allenamento. In vista del prossimo obiettivo, la doppietta col Tour, che manca dai tempi di Pantani.

Di fronte a un simile prodigio, l’unico paragone possibile è con Eddy Merckx. Del quale Pogacar ha la stessa cattiveria e voracità agonistica: corre per vincere sempre, corre per vincere tutto. E’ qui che il confronto regge: conta come vince, non quanto vince. Se proprio si vogliono guardare i numeri, al Cannibale belga ha poco da invidiare: lo sloveno ha corso sei grandi Giri, vincendone tre e chiudendo sul podio l’altra metà, e ha affrontato 14 classiche portandone a casa sei. Percentuali irreali: a 25 anni ha tutto per migliorarle.

Da anni non si vedeva uno così: dai tempi di Merckx, appunto. Non si era mai visto invece uno capace di vincere il Giro in meno di una settimana: il resto è stata splendida accademia, altro che mancanza di rispetto verso gli avversari. Al contrario, Pogacar il rispetto lo ha avuto per la corsa e per i tifosi, alzando da solo il livello di un Giro che senza di lui sarebbe stata la triste minestrina degli anni più recenti. Lo scorso anno a Roglic bastò una tappa sola, l’ultima, dopo tre settimane di noia. Stavolta no, c’è stato il mattatore, quello che tutti aspettano perchè sanno quando colpirà: il modo più bello per farsi amare.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su