Il grande volo di Flora. Tabanelli, partenza d’oro: "Già sugli sci a due anni. Tomba mi incoraggia»

L’azzurra classe 2007 ha trionfato due volte ai Giochi giovanili in Corea del Sud "Il freestyle ti dà adrenalina a ogni salto, io devo migliorare ancora molto. Mio fratello Miro è per me un secondo maestro, ci diamo consigli di continuo".

di PAOLO GRILLI -
2 marzo 2024
Tabanelli, partenza d’oro: "Già sugli sci a due anni. Tomba mi incoraggia"

Tabanelli, partenza d’oro: "Già sugli sci a due anni. Tomba mi incoraggia"

Volare... coi piedi per terra. Flora Tabanelli, a 16 anni, ha già in bacheca due ori nel freestyle alle Olimpiadi giovanili – nel big air e nello slopestyle – ed è pure già riuscita a salire sul podio nella Coppa del Mondo dei grandi, in Cina. E’ un grande talento dello sci nella sua declinazione acrobatica. In Corea del Sud, dove ha realizzato la doppietta, era anche portabandiera azzurra: direttamente investita dell’onore, e dell’onere, dal presidente del Coni Giovanni Malagò.

Flora, è successo tutto molto in fretta: come si vive a questa età l’agonismo ad alto livello ed il successo?

"Quasi ancora non lo realizzo, queste sono tutte belle esperienze che ho fatto in giro per il mondo. E’ molto divertente viaggiare e fare queste grandi gare".

Si può parlare di una professione, o siamo ancora solo nell’ambito di una grande passione?

"Mi diverto, però so che durante gli allenamenti devo impegnarmi e provare sempre cose nuove. Quindi a questo punto è diventata anche un professione...".

Perché il freestyle?

"Fin da molto piccola avevo gli sci ai piedi, avevo due anni. Mi è sempre piaciuta la neve. Ho praticato lo sci alpino, ma anche lo snowboard, la ginnastica artistica e il pattinaggio. Quando poi sono arrivata in prima superiore allo Ski College in Val di Fassa, mio fratello Miro aveva già iniziato con questo sport e anch’io ho deciso di indirizzarmi al freestyle. Ed è stata la scelta giusta".

C’è più concorrenza o complicità con lui?

"Più che concorrenza, siamo molto legati e ci diamo consigli. Poi Miro è un po’ più grande di me, ed è come un secondo maestro".

Gli esordi sugli sci sono avvenuti vicino a casa, a Sestola: quest’ultima ha visto nascere agonisticamente Tomba...

"Alberto fin da quando ero piccola è sempre stato il mio idolo. Lui ci veniva a trovare quando eravamo piccolissimi, veniva al nostro rifugio (i genitori di Flora sono i gestori al Lago Scaffaiolo, ndr). E adesso, quando facciamo le gare, ci manda sempre il suo in bocca al lupo. E poi arrivano anche i complimenti".

Cosa si prova a volteggiare in aria, tuffandosi in cielo?

"In effetti il freestyle è uno sport un po’ diverso da quelli soliti, ma è anche molto bello. Devo dire che mi piace molto anche vedere da fuori queste acrobazie anche un po’...spericolate. Provarle, poi, mi piace ancora di più, perché senti l’adrenalina".

E’ una questione di tecnica, o il brivido c’è sempre?

"Si parte da salti piccoli, che sembrano già enormi quando li fai. Ma poi, ripetendoli e utilizzando anche i trampolini, impari rotazioni diverse e finisci per emozionarti molto. Questo fatto ti fa continuare e pian piano arrivi a salti più grandi".

A Gangwon ha assaporato l’emozione olimpica, per di più andando a trionfare per due volte.

"Sì, quella delle ’Mini’ Olimpiadi è stata un’emozione molto bella. Già il fatto di imparare nuove cose, in un altro Paese, venire a conoscenza di un’altra cultura, merita tanto. E poi sfilare da portabandiera, davanti a tutti, dopo aver sentito chiamare ’Italia’, è stata un’altra grande sensazione".

Quali sono i prossimi obiettivi, al di là delle Olimpiadi di Milano-Torino?

"Sento che devo migliorare molto ancora, in realtà ora mi trovo per certi versi alle basi dal punto di vista tecnico. Il salto che mi piacerebbe fare? Il ’double 12 mute’".

Com’è possibile conciliare lo sport ai massimi livelli e la scuola?

"Ho sempre fatto sport riuscendo anche a studiare. Personalmente, non credo che sia troppo difficile".

Senza gli sci ai piedi, cosa piace fare a Flora?

"D’estate mi piace molto surfare, suonare il pianoforte e andare con lo skate".

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