Il toto successore. La soluzione interna dell’ex punta. A 36 anni un incarico di spessore
L’attuale responsabile del settore giovanile è pronto al grande salto. Fu l’allora dg Ballotta a volerlo.
Non solo Palo Bravo del SudTirol, il cui nome è circolato per tutta giornata di ieri, perdendo però ’peso’ col passare delle ore. Fra le ipotesi del dopo Davide Vaira c’è soprattutto la pista ’interna’ che infatti porta ad Andrea Catellani (nella foto), attuale responsabile del settore giovanile canarino.
Una scelta che, se confermata (e magari potrebbe accadere già nella giornata di oggi), andrebbe a premiare il lavoro svolto dall’ex attaccante, che il prossimo 26 maggio compirà 36 anni. Nato a Reggio, abilitato direttore sportivo dal 2017 e munito anche del patentino da allenatore Uefa B, Catellani è tornato a Modena la scorsa estate dopo le due stagioni da calciatore, lasciando subito il segno nella gestione dei baby canarini, con risultati sul campo (la finale promozione della Primavera) e idee innovative.
Il suo è un percorso a tutto tondo, cominciato sul campo e arrivato molto presto dietro alla scrivania, dopo aver scoperto un problema cardiaco che nel 2017 lo aveva costretto, a soli 29 anni, al ritiro dal calcio giocato. Sul campo gli inizi erano stati quelli nel settore giovanile della Reggiana. Dopo la promozione in C1 coi granata nel 2008, è il Catania ad acquistarlo in comproprietà, girandolo poi in prestito al Modena in B, fortemente voluto dall’allora direttore generale Marco Ballotta.
In un anno difficile, chiuso da Apolloni con la salvezza a Trieste, Catellani segna 7 reti in 33 gare e rimane sempre in prestito anche la stagione seguente, dove migliora il suo score (9 gol in 35 gare) nel torneo chiuso con l’altra salvezza all’ultima giornata nel 3-2 sul Gallipoli. Il Catania (con cui nel 2011-12 aveva debuttato in A) lo gira al Sassuolo, conquistando nel 2013 la A con Di Francesco, poi arrivano i 3 anni allo Spezia, il passaggio di 6 mesi a Carpi in B nel 2017 e le ultime stagioni all’Entella, dove è costretto a dire basta col calcio giocato. Nell’estate del 2017 comincia la sua carriera da dirigente, prima come scout e consulente dell’area sportiva all’Entella, poi da giugno 2018 come responsabile del settore giovanile del Chievo. Il fallimento nel 2021 del club veronese lo porta alla Spal, sempre alla guida dei baby, e in due stagioni pur poco fortunate per la prima squadra arrivano risultati di prestigio, come i due scudetti consecutivi dell’Under 18 spallina, ultimo tassello prima del ritorno a Modena della scorsa estate. E ora all’orizzonte c’è il possibile nuovo upgrade. Davide Setti
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