Italrugby, è un appuntamento con la storia. Battere il Galles per un Sei Nazioni da record

Il team di Quesada potrebbe essere il primo gruppo azzurro a centrare due successi consecutivi. Diretta da Cardiff alle 15,15 su Sky e Tv8

di DIEGO FORTI -
16 marzo 2024
Italrugby, è un appuntamento con la storia. Battere il Galles per un Sei Nazioni da record

Italrugby, è un appuntamento con la storia. Battere il Galles per un Sei Nazioni da record

Oggi a Cardiff, nell’ultima giornata del Torneo delle 6 Nazioni 2024, avremo un’idea precisa di quanto vale l’Italia del rugby. Appuntamento alle 15.15 al Principality Stadium, in TV su SKY Sport 1 e su TV8. Si tratta di uno scontro diretto, di quelli senza se e senza ma. Chi vince lascia allo sconfitto l’ultimo posto dei questo 6 Nazioni, ovvero nell’interpretazione degli anglosassoni, il beffardo Cucchiaio di Legno. Per noi battere il Galles dopo aver avuto la meglio sulla Scozia sarebbe una specie di trionfo: infatti nel 6 Nazioni mai abbiamo vinto 2 partite o fatto 3 risultati utili di fila.

Grande, quindi, la spinta per i nostri portacolori, ma comunque una impresa difficile specie se si tien conto che i Dragoni daranno il cuore per uscire dal tunnel che li vede all’ultimo posto senza vittorie. Una cosa successa solo 3 volte nella loro storia lunga 140 anni (1990, 1995, 2003). Da aggiungere che due anni fa li abbiamo beffati a casa loro, 21 a 22, a fil di sirena. Quindi alle motivazioni dei nostri avversari va sommato anche il fuoco della…vendetta.

Dal punto di vista tecnico è presumibile che i gallesi facciano di tutto per soffocarci nei punti di incontro cercando di mantenere il possesso con un gioco corto fatto di pick and go. L’allenatore Warren Gatland, santone neozelandese addirittura chiamato a guidare i British and Irish Lions nel 2013, in virtù della sua sagacia tattica ha sicuramente predisposto la squadra per aggredire i (presunti) punti deboli degli Azzurri.

Per fortuna anche Quesada risulta abile nel preparare la squadra in funzione degli avversari e delle loro caratteristiche. Una frattura al dito di una mano rimediata da Capuozzo la scorsa settimana all’Olimpico, ha tolto uno dei punti di riferimento. Nessuna paura: il tecnico argentino ha risolto la questione facendo rientrare come estremo il vigoroso Pani. Meno fantasia se vogliamo, ma più fisico. Pochi gli altri avvicendamenti effettuati, tuttavia lasciano desumere un piano di gioco diverso da quello adottato contro la Scozia. Ovvero maggior efficenza e aggressività nelle ruck, anche a scapito di rinunciare a qualcosa in fase di attacco. Non a caso entrano rispetto a sabato scorso come n.8 Lorenzo Cannone, un ball carrier dall’impatto superiore a quello del pur bravissimo Vintcent, e in mediana Varney, meno scattante di Page-Relo ma più solido. La stessa scelta di portare in panchina 6 avanti e 2 trequarti lascia intendere che l’idea è quella, innanzitutto, di mantenere il possesso e conseguentemente il controllo del gioco.

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