La luce di Lorenzo nell’Europeo in famiglia
Il marchigiano Casali prepara l’appuntamento nella vicina Rimini: "Sarà speciale, con tutti gli amici. Siamo pronti per stupire"
Giocherà quasi in casa, lui che è cresciuto ad Offagna, sulle colline marchigiane. Dal suo paese a Rimini ci sono poco più di cento chilometri, quindi l’esodo di amici e parenti sarà importante, per andare a vedere Lorenzo Minh Casali, classe 2002, impegnato nei campionati europei di ginnastica artistica, tra qualche settimana.
Lorenzo, come procede la preparazione?
"Tutto nella norma, compresi tutti i dolorini che accompagnano sempre l’avvicinamento all’evento".
Avrà pullman di tifosi al seguito?
"Ah ah. Pullman no, ma amici e parenti sicuramente verranno, vista la vicinanza".
Sarà una spinta o un peso? Ci terrà particolarmente...
"Un po’ tutte e due le cose, da una parte è uno stimolo per fare meglio, dall’altra vuoi fare bella figura, ma sai che le persone che ti vogliono bene comunque ti supporteranno e non sono lì a pretendere niente".
Lei ha detto che una delle svolte nella sua carriera è stata il cambio di alimentazione. Addio vincisgrassi e cicerchiata, i piatti tipici delle sue parti?
"Ah. No, più che altro bisogna stare attenti al cibo spazzatura, che comunque preso una volta ogni tanto non distrugge niente, bisogna solo evitare di esagerare. Nel nostro caso, a seconda anche dei momenti bisogna saper trovare un equilibrio perché il corpo ha bisogno di tutto. Nella ginnastica per esempio più che il livello energetico, conta l’alimento che ti fa allenare meglio il muscolo per essere più prestante. Se non riesci a raggiungere con l’alimentazione la quota proteica necessaria, magari puoi usare integratori come proteine in polvere, o gli aminoacidi nella fase di recupero, o la creatina per mettere su muscoli. Ognuno ha una funzione diversa, per fortuna ho al mio fianco un professionista come Luca Belli che mi aiuta a gestire le fasi".
Lei peraltro studia proprio scienze della nutrizione.
"Ho fatto il liceo scientifico sportivo Livio Cambi a Falconara perché finalmente anche in Italia gli sportivi non vengono ostacolati, poi ho iniziato l’università. Un po’ a rilento, ma arriverò".
Ci racconta la sua Offagna?
"È un posto bellissimo, a misura d’uomo dove ci si conosce tutti, oltre che uno dei borghi più belli d’Italia. Purtroppo non riesco a viverlo come quando ero bambino, per gli allenamenti".
Lei è nato in Vietnam, ad Hanoi, poi è stato adottato. Quanto si sente vietnamita?
"Avevo pochi mesi, del Vietnam non ricordo proprio niente. Ho voglia di visitarlo perché i miei genitori mi hanno detto che è molto bello. Ma sono italianissimo".
È vero che un suo compagno di culla all’orfanotrofio vive a pochi chilometri da lei?
"Sì, a Pesaro. L’associazione che gestiva le pratiche per le adozioni ha portato i miei genitori e i suoi insieme in Vietnam. Ci siamo anche conosciuti, quando avevo otto anni".
Il suo nome è misto, un po’italiano e un po’ vietnamita.
"I miei hanno aggiunto Lorenzo, Minh era il nome che avevo già. Significa luminoso".
E lei è un tipo solare?
"In realtà solo dopo aver superato il livello della confidenza, prima sono un po’ introverso".
Fuori dalle pedane, che cosa fa?
"Sono un ragazzo normalissimo, mi piace stare con gli amici quando gli allenamenti lo consentono. La mia passione sono gli anime giapponesi".
Alla fine guardiamo sempre verso oriente...
"Se è per questo, mi piace molto la cucina orientale, soprattutto il riso".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su