La Pantera scuoiata dal Grifo. Crollo clamoroso, il primo esterno
La Lucchese crolla a Perugia, dimostrando tanti limiti e lasciando aperti tanti interrogativi. I rossoneri, lontano dal "Porta Elisa", erano...
La Lucchese crolla a Perugia, dimostrando tanti limiti e lasciando aperti tanti interrogativi. I rossoneri, lontano dal "Porta Elisa", erano ancora imbattuti, con sette punti all’attivo conquistati in trasferta. Gorgone conferma gli undici che lunedì scorso ha pareggiato in casa contro il Milan, con l’unica novità, al posto di Visconti, di Catanese che si è pienamente ristabilito dal sovraccarico muscolare. Ancora in panchina Costantino che, nonostante si sia ripreso dal problema muscolare, la settimana scorsa ha dovuto fare i conti con la febbre. Si rivede anche Fazzi; mentre sono fuori Fedato e Gucher come previsto.
La prima conclusione del match è di marca rossonera ed arriva al 2’, con un destro centrale di Tumbarello che il portiere di casa para senza problemi. Di nuovo il capitano al 3’, con Antoni che serve in corsa il numero otto, ma, questa volta, Gemello si distende e riesce a deviare in qualche modo.
Il Perugia risponde con un’azione tutta di Seghetti che, però, calcia alto. Fin dalle prime battute la partita è vibrante, con le due squadre che si affrontano a viso aperto, con i grifoni che provano a fare un buon pressing, mentre i rossoneri cercano di sfruttare bene le corsie, soprattutto quella sinistra, con gli inserimenti di Antoni. Provvidenziale intervento di Palmisani su Seghetti al 15’ che si presenta da solo davanti al portiere rossonero che riesce a deviare con una mano, dopo che Cisco era riuscito ad approfittare di un errore in disimpegno della difesa. Serie di rimpalli al 24’ per Welbeck che strozza il tiro e calcia tra le braccia del portiere. E, proprio dal rinvio di Gemello, la palla arriva a Seghetti che salta, prima Quirini, poi Antoni: Welbeck, da dietro, lo atterra ed il direttore di gara, ben posizionato, concede il calcio di rigore. Dagli undici metri si presenta Lisi che, di destro, spiazza Palmisani.
Pantera costretta a rincorrere. Sotto di un gol, fatica a riorganizzare le idee e commette qualche errore di troppo in fase d’impostazione. Ci prova Catenese a farsi vedere pericoloso al 34’, ma Gemello respinge con i piedi. Lucchese che deve fare attenzione, perché, nei primi 38’ minuti, tutta la linea difensiva ha già rimediato l’ammonizione. Al 40’ ci prova Saporiti, ma il suo sinistro finisce altissimo sopra la traversa. E, in pieno recupero, i rossoneri rimangono in dieci uomini per la doppia ammonizione a Sabbione che atterra Ricci.
Nella ripresa Gorgone cambia, di fatto, la difesa, inserendo Fazzi al centro, "sacrificando" Gemignani e Dumbravanu al posto dell’altro difensore ammonito, Gasbarro. La Lucchese, nonostante l’inferiorità numerica, prova a reagire subito e, al 3’, conquista una buona punizione da trentacinque metri che Saporiti prova a calciare direttamente in porta; ma la difesa biancorossa devia. Ma, su una ripartenza, il Perugia, all’ 8’, sfrutta gli spazi con Lisi che mette al centro un cross rasoterra in area di rigore per Ricci che non sbaglia e, con un rasoterra, batte Palmisani.
Adesso per i rossoneri la strada è ancora più in salita, sotto di due gol e con un uomo in meno. Ma Antoni, al 9’, di sinistro, da fuori area, scheggia la parte alta della traversa e prova, così, a riaccendere la speranza. Anche Saporiti, all’11‘, calcia direttamente in porta su punizione, costringendo Gemello alla deviazione in angolo. Gorgone, al 20’, tenta il tutto per tutto e manda in campo Costantino e Magnaghi per cercare di recuperare una sfida in salita.
Si ristabilisce la parità numerica per l’espulsione di Bachin al 23’, per un fallo a centrocampo su Catanese. Al 35’ il Perugia, però, chiude definitivamente la partita con la rete di Di Maggio che, da solo, sul secondo palo, con un tiro a mezz’altezza batte Palmisani. La Lucchese non c’è più ed i grifoni dilagano con Mezzoni che, questa volta, al 38’, porta il risultato sul 4 a 0. Finisce qui una brutta partita della Pantera, sicuramente condizionata dall’espulsione di Sabbione, ma con gli uomini di Gorgone che non sono quasi mai stati pericolosi dalle parti di Gemello. E, alla fine, squadra contestata dai tifosi, in particolare il trainer Gorgone.
Alessia Lombardi
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