L’amministratore delegato. "Ci saranno sei o sette innesti, no a rivoluzioni. Santoro lo riscatteremo. Budget sui 12 milioni»

Matteo Rivetti e il mercato: "Mi spiace che Vaira non fosse popolare tra la gente. Non riesco a spiegarmelo".

25 maggio 2024
"Ci saranno sei o sette innesti, no a rivoluzioni. Santoro lo riscatteremo. Budget sui 12 milioni"

"Ci saranno sei o sette innesti, no a rivoluzioni. Santoro lo riscatteremo. Budget sui 12 milioni"

Nel pomeriggio della presentazione di Andrea Catellani, oltre al presidente Carlo Rivetti anche il figlio Matteo, amministratore delegato della società canarina, che ha parlato di diversi aspetti interessanti a cavallo tra il recente passato ed il prossimo futuro del Modena. Sull’addio di Vaira: "Con Davide abbiamo vissuto tre anni intensi, a un certo punto ci siamo guardati in faccia e abbiamo visto che qualcosa si era spento e c’era bisogno per entrambi di cambiare. Mi spiace che non sia mai stato popolare tra la gente, è una cosa che francamente non mi sono mai spiegato. Avere empatia con l’ambiente è fondamentale, alla fine porta risultati e punti". Matteo Rivetti poi illustra la situazione di una rosa che dovrà giocoforza essere modificata anche con delle cessioni: "La situazione è snella, non abbiamo troppi contratti importanti e a lungo termine. Ci sono cose da fare a livello di mercato, la situazione non è ‘ingessata’. La nostra filosofia è sempre stata quella di avere una situazione flessibile: non ci sono rivoluzioni da fare, parliamo di sei barra sette innesti e siamo fiduciosi. Santoro? Verrà certamente riscattato". Sul budget: "Un argomento di cui ho sentito tanto parlare in questi giorni. Nella stagione appena passata avevamo il decimo budget della categoria, con un monte ingaggi da 10 milioni. Ci sono squadre che hanno speso quasi il doppio ed ora sono in difficoltà: vi posso dire che il nostro non verrà certamente abbassato, realisticamente sarà tra i 10 e i 12 milioni". Matteo poi tiene a precisare un altro aspetto: "Ho sentito dire che noi ci rivolgiamo, per i calciatori, sempre alla stessa agenzia di procuratori. Se si parla di Tinti e Montipò, di loro atleti abbiamo soltanto Abiuso, che è un prodotto del nostro settore giovanile, e Gliozzi che è arrivato in gennaio. Noi cerchiamo, sotto questo aspetto, di diversificare al massimo". Gli chiediamo se potranno arrivare dei giovani in prestito dai grossi club: "La nostra linea è stata sempre quella di limitare i prestiti al massimo possibile. Ovvio che se ci sarà qualche opportunità interessante la valuteremo, ma in prestito non prenderemo più di due o tre giocatori, altrimenti va a finire che lavoriamo non per noi ma per i grossi club. Ci sono esempi, nemmeno troppo lontani da noi, di realtà che quest’estate dovranno ricostruire la squadra, noi abbiamo già una buona ossatura e proseguiremo con la nostra filosofia".

Alessandro Bedoni

Continua a leggere tutte le notizie di sport su