Le classifiche parlano chiaro. Dressage, l’Italia resta lontana dai vertici In Coppa del mondo brindano Kittel e Brabançon

Gli azzurri non competono ad alto livello nel dressage, ma è doveroso fare un punto della situazione. La vittoria della World Cup di dressage 2023-2024 è andata alla britannica Charlotte Fry. La classifica generale vede al comando lo svedese Patrik Kittel. La computer list mondiale al 31 dicembre vede al primo posto Von Bredow-Werndl. Si ricomincia a Basilea.

di PAOLO MANILI -
5 gennaio 2024

Non ci sono binomi italiani nelle classifiche delle tappe della World Cup di dressage 2023-2024, e di conseguenza nemmeno nelle zone "sensibili" del ranking Fei. Quali siano i motivi per i quali gli azzurri non competano ad alto livello nel dressage meriterebbe un lungo discorso a parte. Nonostante l’assenza italiana nel dressage di vertice, è doveroso fare sinteticamente il punto, a inizio dell’anno che porterà ai Giochi di Parigi, di quella che è una delle tre discipline olimpiche. Per quanto riguarda la Fei World Cup il "girone di andata" nel 2023 si è concluso a Mechelen, l’ultima settimana di dicembre (dove si è svolta anche la tappa della Coppa del Mondo di salto ostacoli, di cui abbiamo già parlato settimana scorsa) con la vittoria nel feeestyle della fuoriclasse britannica Charlotte "Lottie" Fry in sella al 14enne morello olandese Everdale - razza Kwpn - binomio che ha riportato l’84,980% dei punti, davanti al "tulipano" Van Baalen su Habibi Dvb (81,160%) e alla belga De Winne su Flynn Frh (80,330%). La classifica generale della Coppa vede al comando lo svedese Patrik Kittel (68 p), davanti all’amazzone francese Morgan Brabancon (56 p) e al tedesco Raphael Nitz (52). A questo punto la Coppa del Mondo concorre, insieme a risultati anche di altri eventi internazionali, a comporre la computer list mondiale e il relativo podio aggiornato al 31 dicembre è il seguente: in testa c’è sempre la Von Bredow-Werndl (2.186 p), seguita dalla Dujardin (2100) -entrambe assenti a Mechelen- terza Charlotte Fry (2080). Si ricomincia a Basilea (11-14 gennaio).

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