Maria Elena Camerin, da Serena al padel: “Chiederò alla Vinci di giocare”

La tennista veneta nel 2007 affrontò la Williams in un match spettacolare. E oggi si cimenta con la racchetta corta al Venezia Padel Club

2 marzo 2024
Maria Elena Camerin, dal tennis al Padel

Maria Elena Camerin, dal tennis al Padel

Venezia, 2 febbraio 2024 – Perse, ma giocò un match spettacolare. Anno 2007, Maria Elena Camerin – 41enne veneta di Motta di Livenza, oggi tecnico federale ed ex numero 41 al mondo di tennis - sfida Serena Williams agli Us Open. Parte male, poi gioca un gran tennis ma perde 7-5, 6-2 contro la più forte di sempre. “Vero, quella notte me la sono goduta, feci dei punti bellissimi, ho un ricordo stupendo pur avendo perso”. Diciassette anni dopo – sembra impossibile – affronta una prima volta con una racchetta tra le mani. Succede al Venezia Padel Club, dov'è di scena il torneo Mediolanum Padel Cup, un Open Fitp all'insegna della 'padel democracy': ci sono alcuni tra i migliori giocatori e giocatrici italiani, ma anche agonisti Fitp dei diversi livelli di classifica.

“Non è andata nel modo migliore, in coppia con la mia amica Maria Chiara Mascherin ho perso contro due avversarie molto forti, ma mi sono divertita da pazzi!”. Bene, a questo punto la domanda è d'obbligo: più difficile avere Serena Williams di fronte o le pareti di vetro alle spalle? “Beh come difficoltà non c'è male dai! (ride) Giocando molto poco a padel con i 'vetri' non è che abbia tutto questo feeling ed è per questo che accorcio al massimo e cerco subito la rete, però è davvero divertente, ho giocato con una mia carissima amica e questo è una cosa che ha reso tutto molto bello, d'altra parte era la mia prima volta in un torneo...”.

Ai tempi in cui giocava a tennis il doppio le piaceva eccome e ripeteva spesso: “Il singolare ti lascia sola con te stessa mentre il doppio ti consente di condividere gioie, dolori, vittorie e sconfitte con una amica prima che una compagna”. Sul tappeto da padel ecco di nuovo quelle emozioni: “Con chi è al tuo fianco devi essere in sintonia – spiega - fuori e dentro al campo, sennò non si accende la giusta scintilla. Ritrovarsi a giocare con chi è anche tua amica è una cosa preziosa, ed è proprio quello che è successo qui a Venezia perché Maria Chiara è una mia amica, mi ha chiesto di giocare insieme il torneo Mediolanum Padel Cup e mi sono davvero divertita!”.

Una vita da 'pro', tecnico federale di tennis e ci può ancora essere una prima volta. “Sì lo è stata – rivela Maria Elena Camerin - non avevo mai giocato un torneo di padel prima. E devo dire che l'organizzazione di questo evento mi ha fatto tornare indietro nel tempo. Sono arrivata qui da Jesolo, ho visto gli stand, le luci, l'atmosfera, gli sponsor e poi il badge con il mio nome, il pubblico, gli applausi e quell'elettricità prima di una partita, mi è sembrato di rivivere i momenti che ho vissuto da giocatrice professionista. Sono state piccole ma bellissime emozioni”. Emozioni che ha intenzione di vivere di nuovo: “E' bella l'atmosfera di eventi come questo, perché i tornei Open, tra le altre cose, offrono la possibilità agli amatori di provare il brivido di sentirsi 'pro' senza che si rinunci all'aspetto più 'alto', che in questo torneo è evidente nello spessore di molti giocatori e giocatrici di grande livello, alcuni anche nel giro delle nazionali. Mi hanno detto che Mediolanum Padel Cup si ripeterà in altre città in giro per l'Italia e voglio giocare ancora. Sapete che vi dico? Adesso telefono a Roberta Vinci e le chiedo di farlo insieme. Lei gioca a destra vero?”.

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