Martinenghi nuota nell’oro. È azzurro il nuovo re dei 100 rana: "Senza parole, lo dedico a tutti»

Con un finale incredibile ha battuto la leggenda Peaty: "Ho saputo cogliere l’attimo, quasi non ci credo". Paltrinieri furioso per la Senna inquinata: "Non ce l’hanno mai fatta provare, questa è una presa in giro". .

di LEO TURRINI
29 luglio 2024
Con un finale incredibile ha battuto la leggenda Peaty: "Ho saputo cogliere l’attimo, quasi non ci credo". Paltrinieri furioso per la Senna inquinata: "Non ce l’hanno mai fatta provare, questa è una presa in giro". .

Con un finale incredibile ha battuto la leggenda Peaty: "Ho saputo cogliere l’attimo, quasi non ci credo". Paltrinieri furioso per la Senna inquinata: "Non ce l’hanno mai fatta provare, questa è una presa in giro". .

dall’inviato

Si, sì, sì. Mai dire mai, con noi italiani. Eravamo arrivati alla fine della prima domenica olimpica indirizzando strali contro arbitro e giudici. Ma poi, ecco!, sotto il tetto della piscina della Defense va in scena la rivoluzione, la resurrezione, il miracolo.

Da non crederci, davvero. Nicolò Martinenghi, varesino autentico, indomito e sprezzante del rischio, ci regala l’oro numero uno, lui che – guarda a caso – è pure figlio di un orafo. Clamoroso perché inatteso, dopo le incertezze palesate in semifinale.

Ma non è finita finché non è finita. Sui 100 rana Nicolò si inventa la gara della vita, con un 59’’ 03 batte in rimonta il leggendario Adam Peaty (nella foto con lui sul podio), mistico eroe britannico delle acque. "Ho nuotato a occhi chiusi – dice l’azzurro –, senza pensare a niente, ho saputo cogliere l’attimo". Capolavoro assoluto, una roba che la faccio breve: ora mi serve un cognac. Doppio.

Stasera. O la Senna o la vita. Più o meno. Uno dei simboli d’Italia ai Giochi, il carissimo Greg Paltrinieri, ha un diavolo per capello. E non per la delusione patita dalla amata Rossella Fiamingo nella spada. Ad irritare l’azzurro sono le condizioni del fiume di Parigi, dove dovrà andare a caccia della ennesima impresa in carriera, la medaglia nella 10 chilometri di fondo.

Parto da lui, da Greg. Ma intanto segnalo che la giovanissima Benedetta Pilato si è qualificata per la finale dei 100 rana, sebbene il settimo tempo non autorizzi voli pindarici in sede di pronostico. Per lei sarà la prima volta sul palcoscenico olimpico.

Ceccon. È invece andato fortissimo Tommasino Ceccon, già protagonista del bronzo azzurro nella staffetta 4x100 stile libero.

Galleggiando come un sughero, Tom ha dominato la sua semifinale dei 100 dorso. Oggettivamente, è in formissima. Stasera sarà l’uomo da battere.

Furioso. E adesso torniamo a Paltrinieri. Ieri la Senna è tornata non balneabile. Allenamenti vietati. Per Greg, che ha rifinito la preparazione in altura a Livigno, una pessima notizia. Così si è sfogato: "Siamo preoccupati. Ma solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato. Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato. Probabilmente è freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume. Molto probabilmente è sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare. Sono quasi sicuro che la faranno comunque lì perché ci hanno investito troppo. Quindi mi sembra un po’ una presa in giro. La fanno perché ci hanno speso soldi, ma non ci danno la possibilità di provarla e neanche che sia sicuro. Mi dispiace, vediamo come va nei prossimi giorni, speriamo nel fatto della possibilità di poterla posticipare la nostra gara, abbiamo uno slot di tre giorni".

Impossibile dargli torto, eh. Comunque, Greg debutta stamattina, però in vasca, con le qualificazioni degli 800 stile libero. Ha il terzo tempo stagionale al mondo, ma deve stare attento: in giro c’è un sacco di gente che nuota su ritmi folli.

Buona fortuna al mio figlioccio carpigiano.

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