Milano è un volano di emozioni. Il Badminton Club domina l’Italia. Conquista l’ottavo scudetto con un team costruito in casa

Il presidente Caracausi: "Vittoria da outsider. In rosa un solo straniero e tanti ragazzi cresciuti con noi"

di MATTIA TODISCO
16 maggio 2024

Il Badminton Club domina l’Italia. Conquista l’ottavo scudetto con un team costruito in casa

Un trionfo costruito in casa. Il Badminton Club Milano conquista il suo ottavo scudetto nella oltre quarantennale storia (è nato nel 1979) battendo in finale il Matex MaraBadminton e lo fa pochi mesi dopo aver cambiato presidente. Alberto Miglietta, candidato per i vertici della Federazione Italiana Pesistica, ha infatti lasciato il timone a Giuseppe Luca Caracausi lo scorso 18 dicembre. All’esordio nel nuovo ruolo Caracausi, che nel club in passato è stato anche allenatore e direttore sportivo, ha subito centrato una grande vittoria, sovvertendo i favori del pronostico. "Negli ultimi anni siamo sempre andati sul podio, ma ora abbiamo vinto uno scudetto che mancava da quattro anni - afferma - Lo abbiamo fatto da outsider, non eravamo i favoriti alla vigilia del campionato e nemmeno dei playoff. Il Matex ha giocatori di altissima caratura internazionale, mentre noi schieriamo ragazzi cresciuti nel nostro vivaio, milanesi, più l’unico rappresentante straniero che è il francese Julien Maio". Non è la sola particolarità di questo trionfo. "La nostra Emma Piccinin ha trovato nella terza sfida della finale una grande avversaria come Gianna Stiglich, che non aveva mai battuto in carriera. Quest’anno Emma ha vinto 21 partite su 22, perdendo solo contro Tomalova nel match che abbiamo giocato contro Brescia e trionfando in tutti gli altri sia nel singolo che nel doppio - racconta ancora il presidente - Avesse perso avevamo ancora due gare, il singolo maschile in cui saremmo stati favoriti e il doppio misto nel quale non avremmo avuto chance".

Oltre che sulla milanesità, il Bc Milano ha spinto sulla giovane età dei ragazzi. Rampanti atleti di 16-17 anni, come Zyver De Leon o Simone Piccinin, fratello di Emma. Persino chi non è cresciuto nel Bc ha comunque un radicamento forte. "Fabio Caponio gioca con noi da dodici anni, il capitano Gianmarco Vailetti è arrivato quando ne aveva 13 e l’allenatrice Megumi Sonoda, giapponese, è al Bc Milano da vent’anni", continua Caracausi, che guarda già al futuro. "L’obiettivo sarà rivincere con i nostri ragazzi. Al massimo inserendo qualche giovane per una questione di infortuni. Le 22 partite di Emma, in un campionato di dieci giornate, sono tante. Speriamo che lei e Martina Corsini possano andare in nazionale, ma se accadrà non giocheranno con noi perché i calendari sono sovrapposti".

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