Minacce social agli arbitri di rugby, l’intelligenza artificiale contro i leoni da tastiera
Le offese lanciate sulle pagine web inquinano anche lo sport ‘corretto’ per antonomasia. In campo un vero e proprio team per monitorare le pieghe del network
Roma, 6 dicembre 2023 – Il volto nero dei social network riesce a inquinare anche lo sport ‘corretto’ per antonomasia, il rugby. Per contrastarlo scende in campo la tecnologia anti-leoni da tastiera, in un vero e proprio monitoraggio social contro l'allarmante “aumento delle minacce e delle molestie online" ai danni degli arbitri. La notizia arriva dall'European Professional Club Rugby, l'organismo di coordinamento del rugby a 15 di club di vertice in Europa.
Molestie social agli arbitri di rugby
Recente il caso di Wayne Barnes, direttore dell'ultima Coppa del Mondo vinta dal Sudafrica contro la Nuova Zelanda, che lo hanno spinto al ritiro, ma anche Ben O'Keeffe e Mathieu Raynal, designati per i quarti di finale della Coppa del mondo, e Tom Foley, l'arbitro addetto al video e anche lui spinto al ritiro dalle gare internazionali dopo le minacce ricevute sui social.
Il programma anti-molestie e l’intelligenza artificiale
L'EPCR ha annunciato che istituirà un programma per affrontare le molestie online nei confronti degli arbitri, utilizzando il servizio Threat Matrix di Signify, "leader mondiale nel suo settore, che opera in 35 lingue diverse e utilizza l'intelligenza artificiale e i dati open source per monitorare i social network su larga scala".
Diverse saranno le azioni previste: notifica immediata all'EPCR di qualsiasi minaccia mirata o approccio inappropriato identificato; divulgazione dell'identità degli autori di molestatori al fine di consentire l'azione dell'EPCR o l'azione penale da parte delle autorità giudiziarie; identificare e segnalare le molestie alle piattaforme di social media affinché prendano provvedimenti; analisi per identificare tendenze e strategie e per fornire una chiara comprensione.
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