Modena Vaira non è più il ds, Catellani in pole

Prima l’incontro con la società, poi il divorzio: "Tre stagioni indelebili". Quei dubbi del patron Carlo Rivetti sul giudizio della piazza...

di ALESSANDRO BEDONI -
20 maggio 2024
Modena Vaira non è più il ds, Catellani in pole

Modena Vaira non è più il ds, Catellani in pole

C’eravamo tanto amati. Ore concitate, ma in qualche modo anche attese dopo le indiscrezioni trapelate nella tarda serata di sabato: Davide Vaira non è più il direttore sportivo del Modena e in pole ore c’è l’attuale responsabile del settore giovanile gialloblù Andrea Catellani.

La notizia della separazione da Vaira ha avuto i crismi dell’ufficialità nel primo pomeriggio di ieri, con un comunicato della società di viale Monte Kosica. Nello stesso comunicato parole reciproche di ringraziamento, col saluto finale dello stesso (ex) ds a tutti i componenti del Modena ed alla città: "Tre stagioni intense, diverse fra loro, a tratti difficili, ma bellissime e indelebili". Vaira si è incontrato ieri mattina con Carlo e Matteo Rivetti: da quanto si sussurrava già da giorni, il presidente non era affatto contento di come era andata la stagione appena conclusa e tirava aria di ciclo sul punto di concludersi. Davide Vaira lascia dunque dopo tre stagioni, anche se il suo contratto sarebbe scaduto a giugno 2025: per lui il bilancio parla della promozione in Serie B due stagioni or sono con tanto di Supercoppa di Serie C e due decimi posti in classifica nei campionati successivi. Un bilancio nel complesso certamente non negativo, questo va detto: sicuramente, però, per quel che riguarda lo scorso campionato, un piazzamento che evidentemente non ha soddisfatto Carlo Rivetti, che ha anche dovuto affrontare, per la prima volta da quando è patron dei canarini, i mugugni dei tifosi: costretto in qualche modo dalle circostanze all’esonero di Bianco, dopo averne avallato la fiducia in quella stessa chiacchierata informale con i cronisti il 4 aprile scorso alla facoltà di Giurisprudenza di Modena nella quale, pur elogiando il lavoro di Vaira, allo stesso tempo si domandava il perchè lo stesso ds non piacesse alla piazza. Tutti indizi, per così dire ‘retroattivi’, che visti alla luce dei fatti di oggi assumono una luce forse profetica su un ciclo destinato alla fine a chiudersi.

Si apre quindi un nuovo capitolo ed ora ci si chiede anche, legittimamente, se ci saranno ripercussioni sulla guida tecnica. Il presente è Pier Paolo Bisoli, forte di un contratto fino al giugno del prossimo anno, ma a questo punto non si può escludere nessun scenario. L’impressione che si può avere a caldo, con tutti i condizionali del mondo, è che il tecnico di Porretta possa rimanere sulla panchina dei gialli (oggi alle 16 peraltro il mister dovrebbe realizzare il suo ’fioretto’ ciclistico al Novi Sad avendo ottenuto la salvezza). Soprattutto perchè il suo ingaggio a cinque gare dalla fine è stata una scelta non di Vaira ma della proprietà. Ma, al di là della scelta del nuovo direttore sportivo (si vociferava anche di Paolo Bravo del SudTirol che propro Bisoli conosce benissimo, ma anche di Magalini del Catanzaro e di Marchetti del Cittadella, anche se col trascorrere delle ore Catellani è passato dall’essere un’ipotesi a molto di più), le recenti voci di un incontro della proprietà, smentite, con Pippo Inzaghi, potrebbero essere l’indizio della ricerca di un nome nuovo pure per la panchina, alla quale verrebbe ancora una volta accostato Moreno Longo, nome già sentito al momento dell’esonero di Bianco.

Queste sono solo considerazioni col condizionale doverosamente d’obbligo, la realtà è che nel caso dell’ingaggio di un nuovo allenatore diventerebbero tre i tecnici sul libro paga del Modena. Sull’argomento se ne saprà di più soltanto dopo l’ufficializzazione del nuovo direttore sportivo, ma è pur vero che scommettendo sulla permanenza di Bisoli probabilmente ci si prende.

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