Mondiali di atletica 2027, Mei attacca Abodi dopo il no del governo: “Da lui neanche un messaggio”

Il presidente della Fidal dopo la rinuncia alla candidatura per l’evento: “Forse l’atletica non piace a tutti, ma se non mi fanno gareggiare, mi girano...”

di DORIANO RABOTTI -
29 febbraio 2024
Stefano Mei presidente della Fidal

Stefano Mei presidente della Fidal

Roma, 29 febbraio 2024 – Aveva scelto di non intervenire, dopo la grande delusione. Il presidente della Fidal Stefano Mei, da ex atleta di livello mondiale, aveva incassato il no del governo che aveva tagliato le gambe al sogno di ospitare in Italia, dopo gli Europei del prossimo giugno, anche i mondiali di atletica del 2027, che ieri sono stati assegnati alla Cina.

Mei non voleva intervenire, ma dopo le critiche arrivate dal ministro dello sport Andrea Abodi ha scelto di rispondere: "Io faccio il presidente, non conosco tutte le dinamiche parlamentari e su quello sono un po’ carente, ma ho visto tante manifestazioni sportive risolversi in un attimo, quando c'era la volontà di farlo. Forse l'atletica non piace a tutti _ ha detto Mei _, può essere che ci siano sport più attrattivi. D'altro canto il ministro dello sport, quando abbiamo vinto la Coppa Europa non mi ha mandato neanche un messaggio o fatto una telefonata. Dal ministro dello sport non ho ricevuto un messaggio di congratulazioni dopo il campionato d'Europa di atletica. E' stata una mancanza piuttosto evidente, ma perché non è stato riconosciuto il successo ai ragazzi. Quello è stato uno dei successi più belli dell'atletica italiana".

La rinuncia a candidare Roma per i mondiali del 2027 a Roma lascia il segno: "Io sono uno sportivo e se non mi fanno gareggiare mi girano. E soprattutto dovevano dircelo prima. Perché noi potevamo portare la cosa migliore del mondo e sarebbe andata così. Io non volevo parlare dei Mondiali del 2027, ma quando ho letto certe cose ho pensato che non fosse giusto. La squadra è l'Atletica, quindi se l'Atletica viene attaccata, devo rispondere. Quest'estate Sebastian Coe ci ha parlato della possibilità di partecipare a questa kermesse, perché con il ritiro di Istanbul, sarebbero rimasti solo paesi asiatici, visto anche che il prossimo anno si tornerà a Tokyo. E siccome Sebastian Coe ha visto un grandissimo progresso nella nostra atletica e lo straordinario interesse del pubblico ai mondiali di Budapest, ha aperto a questa possibilità”.

Ma non se ne farà niente, a questo punto.

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