O.J. Simpson star di ‘Una pallottola spuntata’: dai San Francisco 49ers al carcere passando per il cinema

I mille volti dell’ex campione di football: prima dell’inseguimento e dell’arresto, era ‘sfuggito’ ai difensori avversari sui campi professionistici con Buffalo e San Francisco ed era stato protagonista nel film di David Zucker

di DORIANO RABOTTI
11 aprile 2024

Los Angeles, 11 aprile 2024 – Una vita di corsa, per sfuggire ai placcaggi degli avversari, per evitare i disastri sul grande schermo, prima della fuga in diretta tv che trasformò il suo caso giudiziario (fu processato e assolto per l’omicidio della moglie e di un amico) nell’ennesimo spettacolo. Orenthal James Simpson, più noto come OJ, scomparso a 76 anni, ha vissuto tantissime vite in una sola, anche prima di finire in carcere, condannato per rapina a mano armata e sequestro di persona. 

OJ Simpson a sinistra con Leslie Nielsen e George Kennedy in 'Una pallottola spuntata'
OJ Simpson a sinistra con Leslie Nielsen e George Kennedy in 'Una pallottola spuntata'

Nelle sue vite precedenti è stato prima un campione di football americano, uno dei più grandi di tutti i tempi, al punto di essere inserito nella Hall of fame. Giocava nel ruolo di running back, e correndo mise a segno anche alcuni record. Dopo essere cresciuto nella USC, l’Università della California del Sud, entrò nella Nfl dove giocò dal 1969 con i Buffalo Bills, come prima scelta assoluta. Nominato miglior running back del 1972, un anno dopo divenne il primo a correre oltre duemila yard nella stagione regolare, ancora oggi è l’unico ad averle corse in sole quattordici partite. Concluse la carriera nei San Francisco 49ers, la squadra della sua città, per la quale aveva sempre sognato di giocare. 

Anche l’infanzia era stata degna di un film: suo padre Jimmy Lee era una delle prime drag queen, fece coming out poco prima di morire di Aids. Il piccolo OJ, chiamato Orenthal per la passione di una zia per un attore francese, da piccolo era affetto da rachitismo e dopo il divorzio dei genitori fece anche parte di una gang di strada, i "The Persian Warrior", finendo anche in un carcere minorile. Al liceo giocò anche a calcio, nei Galileo Lions.

Una volta conclusa la carriera sportiva, si aprì quella cinematografica. Le sue partecipazioni più note sono quelle nel ruolo dell'agente Nordberg, nella trilogia di film di ‘Una pallottola spuntata’, in cui gli capitano una serie di incidenti e precipita dalla tribuna dello stadio durante una partita di baseball. Ma sarebbe riduttivo ridurre la sua carriera da attore alla versione comica, perché ebbe ruoli anche in film drammatici di grande successo come lo sceneggiato a puntate Radici, arrivato anche in Italia, come L'inferno di cristallo, Cassandra Crossing e Capricorn One, oltre ad essere ospite del Saturday Night Live. 

Continua a leggere tutte le notizie di sport su