Protesta in Supercoppa. Milano abdica e attacca: "Fisr senza visione»
Il Milano Quanta abdica nelle finali di Supercoppa Italiana di hockey inline a causa di controversie con la Federazione Italiana Sport Rotellistici.
Un anno dopo la storica doppietta il Milano Quanta abdica nelle finali di Supercoppa Italiana. A Forlì in campo maschile i rossoblù si sono arresi per 5-3 ai rivali storici dell’Asiago, mentre la formazione femminile ha ceduto 3-0 contro Civitavecchia. Al di là dei risultati sportivi però ciò che risalta agli occhi principalmente è la dura protesta del club meneghino e dell’Asiago (nella foto) nei confronti della Federazione Italiana Sport Rotellistici. Le due società poche ore prima della finale hanno rilasciato un lungo comunicato congiunto "per voce dei propri Presidenti sig. Riki Tessari e sig. Fabio Forte", lanciando numerose accuse alla Federazione e vietando ai propri tesserati di rilasciare ogni tipo di dichiarazioni pre e post evento ai gestori della comunicazione Fisr. Come si legge dal comunicato "Le società hanno protestato per l’assoluta mancanza di “visione“ delle persone deputate alla divulgazione della disciplina e, pur concordando che la collocazione dell’evento all’interno della manifestazione giovanile del Trofeo delle Regioni, sia una scelta che può avere giovamento in termini di pubblico “on site“, ribadiscono che la promozione e la divulgazione della disciplina devono essere ideate e realizzate da Fisr con risorse proprie e non gravando sulle casse dei club che già sono chiamati a versare fior fiore di tasse di Iscrizione e di “tasse servizi“ che nei fatti però non producono alcun tipo di “servizio“ tangibile o fruibile dalle società". Tra i punti cardine della protesta dunque c’è la scelta della Fisr di giocare a Forlì, le cui strutture sono state ritenute da entrambi i club poco adatte ad una delle manifestazioni di maggior spicco della disciplina come la Supercoppa. E soprattutto l’annoso problema legato.
Alessandro Stella
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