Quando l’Empoli si gioca tutto all’ultimo tuffo. Da Osio fino a Traorè tra gioie e lacrime

Nel 1987 il blitz di Como consentì di scavalcare Brescia e Atalanta. Nel 2019 a San Siro la beffa più grande che è costata la retrocessione

di SIMONE CIONI -
22 maggio 2024
Quando l’Empoli si gioca tutto all’ultimo tuffo. Da Osio fino a Traorè tra gioie e lacrime

Quando l’Empoli si gioca tutto all’ultimo tuffo. Da Osio fino a Traorè tra gioie e lacrime

Udine e quanto successo sono il passato, la Roma e una salvezza da conquistare il prossimo futuro. Ieri l’Empoli è tornato al lavoro per preparare l’ultima e decisiva partita di domenica prossima alle 20.45 al Castellani. Con un unico obiettivo: battere i giallorossi. Proprio la ‘fame’ dovrà fare la differenza, visto che la squadra di De Rossi è già sicura del sesto posto e non può raggiungere il quinto (è infatti in vantaggio negli scontri diretti con la Lazio, che potrebbe raggiungerla, ma in difetto con l’Atalanta qualora riuscisse ad agganciarla). Almeno certa dell’Europa League, quindi, per accedere alla nuova Champions League la Roma può solo sperare che l’Atalanta vinca l’Europa League e non arrivi nelle prime quattro in campionato.

Alla ripresa degli allenamenti hanno lavorato a parte quelli che hanno giocato domenica, ma tutti saranno convocati contro la Roma a parte lo squalificato Grassi. Anche Cerri, dunque, nonostante l’infortunio muscolare rimediato a Udine, ma è praticamente impossibile che possa scendere in campo. Giocarsi tutto all’ultima giornata è una situazione che il club di Fabrizio Corsi non vive certo per la prima volta nel massimo campionato, a partire dalla prima storica stagione in Serie A. Nel 1986-87, infatti, perdendo la penultima giornata in casa con l’Avellino gli azzurri arrivarono all’ultimo turno (campionato a 16 squadre con 2 punti a vittoria) obbligati a vincere sperando nei risultati positivi degli altri campi. Incastri che si realizzarono perfettamente con Osio che firmò il blitz di Como permettendo all’Empoli di scavalcare in un colpo solo Brescia e Atalanta, rispettivamente sconfitte in trasferta da Juventus e Fiorentina. Tutto negli ultimi 90 minuti anche nel 2007-08, quando però il 2-1 interno nel derby contro il già retrocesso Livorno (reti di Buscè e Saudati) non bastò all’Empoli per agganciare il Catania, contro cui erano in vantaggio negli scontri diretti, capace di pareggiare 1-1 in casa con la Roma.

Ancor peggio andò nel 2016-17 con gli azzurri costretti a vincere sul campo di un Palermo già in B per tenersi alle spalle il Crotone di Nicola. Arrivò invece una clamorosa sconfitta con tanto di sorpasso dei calabresi, i quali superarono 3-1 in casa la Lazio. Infine, l’ultima volta che l’Empoli si è giocato la permanenza in A all’ultima giornata risale al torneo 2018-19, nella difficile trasferta di Milano contro l’Inter. A 90 minuti dalla fine la squadra di Andreazzoli aveva un punto di vantaggio sul Genoa e 2 di ritardo dalla Fiorentina e il momentaneo 1-1 di Traorè al 76’ sarebbe valso la salvezza. Gioia che dura, però, solo 5 minuti perché il nuovo e definitivo vantaggio nerazzurro costa all’Empoli l’aggancio del Genoa (a Firenze finisce a reti bianche), con i rossoblù che possono festeggiare grazie alla classifica avulsa.

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