Schivato il rischio della gara-trappola. Vittoria di carattere ma non di gioco

Il Cagliari ha giocato con impegno ma è stato superato dalla Fiorentina, che ha vinto grazie a Bonaventura, Gonzalez e Arthur. Una vittoria di carattere più che di gioco.

24 maggio 2024

Era una di quelle classiche gare-trappola di fine stagione, con una delle squadre che, non avendo più obiettivi, gioca con quella leggerezza che può determinare travolgenza o lassismo a seconda del fato. Il Cagliari di ieri è rimasto a metà di questo guado. Mettendoci impegno, giocando forse per celebrare Claudio Ranieri ala sua ultima gara ("sardo subito" gli hanno scritto allo stadio in segno di affetto eterno), ma pagando alla fine la caratura tecnica superiore della Fiorentina. Non ha giocato bene la squadra viola, soffrendo per larghi tratti l’intensità del Cagliari, ma spuntandola alla fine grazie ai colpi dei suoi giocatori di maggior talento, ovvero Bonaventura e Gonzalez, e grazie alla freddezza dal dischetto di Arthur. Una vittoria certo non travolgente, anzi: più di carattere che di gioco e che probabilmente non resterà negli almanacchi. Ma dicono che le vittorie siano come le ciliegie, una tira l’altra. Considerando ciò che accadrà fra 7 giorni, conviene sperare nella certezza dei proverbi.

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