Segnali dal pianeta Jacobs: rientro e vittoria

Marcell primo nei 100 allo Sprint Festival di Roma in 10.07, ma non convince del tutto. Furlani in volo: con 8.06 batte tutti ad Atlanta

di GIULIANA LORENZO -
19 maggio 2024

Tempo al tempo, ci vuole pazienza per tornare a essere davvero veloci. Il primo che ne è consapevole è Marcell Jacobs. L’azzurro, alla seconda gara individuale dell’anno, vince lo Sprint Festival di Roma allo Stadio dei Marmi (rinnovato in vista degli Europei, 7 - 12 giugno), ma non convince del tutto. Taglia il traguardo per primo con il tempo di 10.07, davanti a due connazionali: Chituru Ali (10.11) e Matteo Melluzzo (10.13).

A Jacobs manca un po’ di esplosività in partenza, mentre nell’ultima parte i segnali sono decisamente più positivi. Lo dice lo stesso velocista nativo di El Paso, Texas. "In realtà la gara è andata anche abbastanza bene – spiega a Sky Sport – ci sono stati i soliti errori in partenza, poi guarderemo la prestazione con il coach (Rana Reider, ndr). Sono contento di aver corso in questa cornice e con questo sostegno. La pista è ottima. Se avessi messo insieme la partenza fatta nel riscaldamento, forse, avrei fatto una gara diversa. Il focus è questo, lavorare per i prossimi impegni".

L’azzurro nella Città Eterna non gareggiava dal Golden Gala del 2020 e in Italia da ben 15 mesi. L’Agente delle Fiamme Oro migliora il proprio crono stagionale, dopo il 10.11 fatto all’esordio in Florida, a Jacksonville. Si sperava che il campione olimpico dei 100 potesse almeno correre in 10 netti o far ancora meglio dato che non scende sotto i dieci dall’Europeo del 2022. C’è ancora tempo per limare le imperfezioni, per sistemare la partenza e arrivare al meglio per gli Europei e per i Giochi di Parigi. Ora, l’italiano tornerà in gara a Ostrava il 28 maggio e ad Oslo quando troverà il rivale Fred Kerley. Filippo Tortu vince all’esordio sui 200, ma non decolla: l’atleta delle Fiamme gialle chiude con il tempo di 20’’72.

Furlani, oh yes. Dopo l’8.36 di Savona, record del mondo del lungo U20, Mattia vola in America e vince ancora: con un ultimo salto a 8.06, agli Adidas Atlanta City Games, il 19enne batte anche il giamaicano McLeod e lo statunitense Harrison.

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