Super Bowl, notte da favola. Purdy come Cenerentola. Ora sfida Kansas City

Domenica prossima la finalissima per il titolo: i San Francisco 49ers si affidano al quarterback arrivato per ultimo, che non doveva giocare mai.

di GIGI PAOLI -
5 febbraio 2024
Brock Purdy, 24 anni, è il quarterback dei San Francisco 49ers

Brock Purdy, 24 anni, è il quarterback dei San Francisco 49ers

Roma, 5 febbraio 2024 – "Non sono mai stato il più grande, il più veloce, il più forte o cose del genere. Sento di aver sempre dovuto lottare e lavorare per ciò che ho. Ma Dio mi ha sempre dato un’opportunità".

Il nome del ragazzo che ha pronunciato queste parole, al 99,9 per cento di voi non dirà nulla. Ma la sua storia, al 99,9 per cento di voi, farà davvero impressione, perché uno la legge e poi pensa che sia la sceneggiatura di un film. Perché i sogni sono realizzabili sì, ma questo va ben al di là. Perché non è mai accaduto a nessuno. E perché avviene nel professionismo Usa, la massima espressione di quanto possa essere brutale una competizione sportiva.

Domenica prossima l’America si celebra a Las Vegas nel Super Bowl, la finale della National Football League. Ad affrontarsi saranno i Kansas City Chiefs, campioni in carica e alla terza finale in 4 anni, e i San Francisco 49ers, che negli anni ’80 erano guidati dall’italo-americano Joe Montana. È la rivincita del Super Bowl del 2020, vinto dai Chiefs, ma oggi fa tornare alla mente la battuta di un film di Sergio Leone: "Quando l’uomo col fucile incontra l’uomo con la pistola, l’uomo con la pistola è un uomo morto". Parafrasando: Patrick Mahomes, quarterback fenomeno dei Chiefs, ha un contratto annuale di circa 40 milioni di dollari; Brock Purdy, quarterback dei 49ers, non arriva a uno. Fucile e pistola, appunto.

Ma è qui che comincia la storia. Perché mentre Mahomes e i Chiefs già vincono, dalla piccola Iowa State University esce un quarterback nato in Arizona nel ’99: è bravino, bassino (solo 1 e 85), col braccino. È tutto ino, insomma, Brock. Anche se ha un sorriso perennemente stampato sulla faccia e non si abbatte mai, neppure quando viene scartato da un’università più importante. Così, al Draft 2022 lui è certo che nessuno lo vorrà. Ma all’ultimo minuto a casa Purdy suona il telefono. Risponde il padre, tifoso dei Miami Dolphins e del leggendario qb Dan Marino (ed è per quello che gioca col 13): "Brock, ti vogliono, Sono i 49ers". Purdy sorride e diventa l’ultima scelta, ma l’ultima davvero, quella dopo la quale il Draft è finito. È il numero 262, quello che negli Usa chiamano Mr.Irrilevant, e non c’è bisogno di tradurre. Mai nella storia un Mr.Irrilevant ha toccato la palla in una partita vera. Ma la stagione inizia e Purdy rimane come terzo qb: sa che non giocherà mai.

E però.

Alla seconda giornata si rompe Trey Lance, il qb titolare. Alla tredicesima si rompe pure la sua riserva, Jimmy Garoppolo, il veterano, quello che aveva perso la finale con i Chiefs nel 2020. San Francisco è disperata. Kyle Shanahan, l’allenatore, si volta e incrocia lo sguardo del ragazzo col 13, che ha già il casco in testa e sorride: "Tranquillo, coach, so tutti gli schemi".

"Do you believe in miracles? Yes!", direbbe uno storico telecronista Usa. Perché da lì in poi un miracolo sportivo avviene.

Purdy, nello stupore generale, fa vincere quella partita ai 49ers, poi quella dopo, e dopo e dopo. Non perde mai. Neanche ai playoff. Ne vince sette su sette finché alle porte del Super Bowl, un difensore dei Philadelphia Eagles decide che i miracoli gli stanno indigesti e gli spezza il tendine del braccio con cui lancia. Lui prova a giocare lo stesso, ma non ce la fa. San Francisco a casa, sogno finito.

Ma non per il ragazzino.

Perché quasi tutti lo danno per finito, data la gravità dell’infortunio, ma non Shanahan, l’allenatore, che vende tutti gli altri quarterback della squadra e decide di ricominciare con lui. La stagione parte e lui vince ancora, praticamente sempre, batte record su record, raggiunge risultati mai visti. Mr.Irrilevant, ora ribattezzato Mr.Quite Rilevant, fa anche di più. Perché stavolta, alla finale Nfc, quando i 49ers stanno perdendo in casa con i Detroit Lions per 24-7, si carica la squadra sulle spalle, lancia e corre come mai prima, fino a centrare una rimonta epocale: 34 San Francisco, 31 Detroit e 49ers in finale contro i Chiefs, Mahomes e... Taylor Swift, la fidanzata superstar del giocatore di Kansas City, Travis Kelce, per la quale, spesso, lo show si sposta in tribuna.

Ma ora c’è il Super Bowl.

E Brock continua a sorridere.

Do you believe in miracles?

Continua a leggere tutte le notizie di sport su