Mondiali di scherma, ciclone Tommaso Marini: oro nel fioretto
A Milano arrivano altre medaglie e sempre dal fioretto: lo schermidore, classe 2000, sale sul tetto del mondo migliorando il secondo posto di un anno fa
La scherma azzurra ha abituato così bene che sembra quasi strano che nella terza giornata dei Mondiali di scherma di Milano sia arrivata solo una medaglia. Il colore, però, è quello che conta ed è il più importante: l’oro di Tommaso Marini nel fioretto maschile L’ azzurro classe 2000, ha la meglio in finale, per 15 a 13, contro lo statunitense Nick Itkin. Dopo l'ultima stoccata si stende, emozionantissimo, sulla pedana e poi corre ad abbracciare il C.T Cerioni: a 23 anni è campione del mondo. Per trovare un altro italiano sul tetto del mondo bisogna andare al 2018, quando vinse Alessio Foconi a Wuxi, in Cina. L’azzurro, a distanza di un anno dal suo primo Mondiale, quello del Cairo, in cui aveva portato a casa l’argento, si prende la rivincita proprio contro chi lo aveva condannato al secondo posto, Enzo Lefort. In semi lo elimina per 15 a 13 volando in finale e mettendosi al collo l'oro sfumato in Egitto.
Nel percorso verso la medaglia peccato solo che agli ottavi si sia trovato contrapposto al connazionale Filippo Macchi, fresco campione d’Europa un mese fa a Plovdiv. Il marchigiano dopo un avvio in sordina ha la meglio (per 15 a 11) sul toscano che, seppur visibilmente deluso, alla fine l’abbraccia e gli alza il braccio, come a dire, è lui il più forte. Macchi ha ragione. Niente da fare, invece, per gli altri italiani, eliminati, ai trentaduesimi: Daniele Garozzo (15-11 contro il danese Winterberg-Poulsen) e Alessio Foconi (15-8 contro l'egiziano Tolba).
Nelle altre gare individuali nessuna soddisfazione dalla sciabola femminile. Esce subito di scena Chiara Mormile, che era passata dalle qualificazioni. Michela Battiston dopo essere stata in vantaggio 14 a 10 subisce la rimonta, ai sedicesimi, contro la cinse Yang. Agli ottavi viene poi eliminata Rossella Gregorio per mano della francese Apithy-Brunet per 15-10. A un passo dal podio si ferma l’ultima azzurra in gara, Martina Criscio out per 15-9 numero uno del ranking mondiale, la giapponese Emura.
Le gare individuali si concludono qui e da domani si fa sul serio anche per quelle a squadre. Nella giornata di oggi è già andato in scena un primo assaggio. Il team femminile di spadiste (Fiamingo, Santuccio, Navarria, Isola) batte la Finlandia e il Canada ed entra tra le top 8. Le italiane scenderanno in pista domani per i quarti di finale contro Hong Kong: in palio le medaglie che valgono un pass olimpico. Bene pure la squadra azzurra di sciabola maschile (Curatoli, Berrè, Samele, Gallo), ai quarti di finale di domani (battendo Bulgaria prima e Ucraina poi) e che se la dovrà vedere contro la Francia.
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